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venerdì 25 aprile 2025

PSICO-COSE — il Blog di Federica Giusti

Federica Giusti

Laureata in Psicologia nel 2009, si specializza in Psicoterapia Sistemico-Relazionale nel 2016 presso il CSAPR di Prato e dal 2011 lavora come libera professionista. Curiosa e interessata a ciò che le accade intorno, ha da sempre la passione della narrazione da una parte, e della lettura dall’altra. Si definisce amante del mare, delle passeggiate, degli animali… e, ovviamente, della psicologia!

​Cosa dice il tuo corpo della tua mente?

di Federica Giusti - venerdì 04 aprile 2025 ore 07:30

Ho già parlato molto della psicosomatica, ma non sono mai scesa nel dettaglio del significato possibile di ogni diverso “dolore” fisico.

Quando fa male la testa, ad esempio, sul piano emotivo quello che stiamo attraversando ha a che fare con il bisogno di controllo, con un senso di frustrazione e di impotenza verso qualcosa che sappiamo di non poter gestire.

Il petto, invece, rimanda sicuramente a qualche problematica ansiosa, ma anche ad una forte tristezza che non riusciamo ad esprimere ma che ci comprime il torace, o ancora al senso di mancanza di protezione emotiva.

Lo stress, il forte carico mentale, una responsabilità eccessiva come se tutto il mondo dipendesse da noi, noto anche come sindrome di Atlante, va a concentrarsi sulle nostre spalle.

Contratture al collo o comunque dolori in questa zona, al livello emotivo rimandano alla paura dell’autorità, ad una difficoltà a difendersi e ad una forte difficoltà ad esprimere sé stessi.

Le mascelle tese e doloranti hanno a che fare con la rabbia repressa, con il silenzio imposto e con la frustrazione relativa ad una situazione che percepiamo come non dipendente da noi.

Il peso del passato e la paura dell’abbandono, invece, si esprimono attraverso dolori cronici alla schiena non altrimenti spiegabili al livello organico.

Infine la pancia, zona maggiormente colpita dalla somatizzazione, sia negli adulti che nei bambini, esprime la paura e l’insicurezza, una forma di rabbia ma anche tutti quei bisogni emotivi che non vengono espressi e rimangono celati.

Non sempre è necessario rivolgersi ad uno specialista, talvolta si potrebbe trattare di un dolore transitorio dovuto ad un transitorio malessere emotivo.

In questi casi, sciogliere la tensione camminando, facendo yoga oppure un bel massaggio possono essere sufficienti.

Ma se le cose dovessero proseguire, allora sarà necessario capirne il motivo e dare un senso a questo tipo di dolore emotivo.

Federica Giusti

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