Giornata del Fiocchetto Lilla
di Federica Giusti - venerdì 15 marzo 2024 ore 08:00
Oggi è la giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare.
Negli ultimi anni si sente sempre più parlare di questa problematica, soprattutto nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Un problema che sembra declinato al femminile, con un’incidenza di circa 1 maschio ogni 10 femmine. Tale percentuale però, non tiene conto di tutto il mondo “nascosto”, non dichiarato che riguarda l’universo maschile.
Matteo Campana, nel suo libro DCA: diario di come l’ho affrontati, ci racconta proprio la sua esperienza all’interno dei disturbi alimentari e la racconta dal suo punto di vista, ossia di uomo oggi e giovane adulto ai tempi. Lui ha avuto la forza e il coraggio che magari altri fanno fatica, per varie motivazioni, a tirare fuori.
Ecco perché a me piace parlare di disturbi che attraversano le persone e non le ragazze nello specifico.
Sicuramente l’anoressia nervosa e la bulimia sono le forme di DCA più note anche al grande pubblico. Si tratta da una parte di una importante restrizione alimentare che porta ad un peso corporeo molto basso in base all’età, al genere, e alla linea di sviluppo, caratterizzata da una forte paura di prendere peso e da una forma di alterazione del modo in cui viene percepito il proprio corpo. Dall’altra, invece, con bulimia ci si riferisce a tutti quegli episodi di abbuffata durante i quali si ingurgita molto più cibo di quanto sarebbe necessario, almeno una volta alla settimana per almeno tre mesi, con possibile associazione di condotte compensatorie quali uso di lassativi, vomito autoindotto, farmaci, digiuno o attività fisica eccessiva.
Ovviamente la componente comune a questi due disturbi, su un piano prettamente psicologico, è data da un livello di autostima influenzato dal corpo, con annessa modificazione del modo di pensare, preoccupazione nei confronti del cibo, difficoltà di concentrazione, rigidità di pensiero, procrastinazione ed indecisione, sbalzi del tono dell’umore, aumento delle condotte ossessive per mantenere il controllo, rituali alimentari.
Dal punto di vista psicosociale si manifesta una perdita di interessi, del desiderio sessuale e una tendenza all’isolamento sociale.
Il corpo, invece, è sottoposto a perdita di massa ossea, modificazioni cerebrali, aumento della sensazione del freddo, disturbi del sonno, debolezza muscolare, sensazione di pienezza, danneggiamento della fertilità, diminuzione del metabolismo basale.
La presa in carico, in questi casi, deve essere globale, con un’equipe multidisciplinare in cui non possono mancare terapeuta e nutrizionista. Molto utile anche una psicoterapia familiare per comprendere meglio il sintomo e sostenere anche i familiari.
Non ci dobbiamo ricordare dei DCA solo oggi, ma approfittiamo comunque di questa giornata per informarci e sensibilizzarci rispetto a questo tema così importante.
E se avete modo, non perdete l’incontro domani presso la Sala del Consiglio a Vicopisano dove Matteo Campana presenterà il suo libro.
Federica Giusti