Con-ter?
di Libero Venturi - domenica 31 gennaio 2021 ore 07:30
E invece il Conte bis, inteso come governo, è caduto e forse ci sarà un Conte ter. Così almeno auspicano 5Stelle, Pd e Leu, i suoi sostenitori. Comunque a questo punto un punto interrogativo è d’obbligo. E tutto ciò ora compete al Presidente della Repubblica nelle cui mani il Presidente del Consiglio ha rassegnato le dimissioni, come Costituzione prevede in caso di crisi di governo. Intanto il saggio Mattarella ha conferito un mandato esplorativo al Presidente della Camera: Fico! Andreotti, per dire, di governi ne fece due di seguito, poi tre e successivamente altri due di fila: sette in tutto. Il più longevo primo ministro, ma era Andreotti, c’era la Dc. E non dirò bei tempi.
Si sono svolte le consultazioni al Quirinale seguite dalla tivvù e dai media che si stanno sperticando in ipotesi e congetture. Dopo la parlamentarizzazione della crisi, la sua spettacolarizzazione, perché tutto fa spettacolo, specialmente le disgrazie. Il centrodestra si presenta unito o così pare: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno chiesto a Mattarella di farci andare al voto. Così andremmo alle urne distanziati e mascherati in mezzo alla pandemia, rischiando di perdere i 209 miliardi del Recovery Fund dell’Europa. Dopodiché ci potremmo ricoverare davvero. E invece della campagna vaccinale ci sarebbe la campagna elettorale. Tanto il vaccino scarseggia. Però Berlusconi ha detto che un governo di unità nazionale potrebbe essere fatto per senso di responsabilità. Perché anche lui comincia ad invecchiare e ha parlato di “unità sostanziale del paese”. Cioè senza la Meloni, che insiste per il voto? E Salvini? Sarebbe la cosiddetta “maggioranza Ursula”, quella che ha portato all’elezione della Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen: una coalizione di socialdemocratici e popolari che da noi vorrebbe dire l’attuale alleanza giallo rossa più i forzisti. Grillini permettendo, che già mi sembra “mission impossible” e chissà se giusta.
Ma tanto anche da Forza Italia si sono affrettati a precisare che nel governo di salvezza nazionale ci dovrebbero stare tutti. E i primi a non starci sono proprio gli alleati, Lega e Fratelli d’Italia: mai con PD e la sinistra! Soprattutto i Fratelli d’Italia. Ma anche il Pd dice che, piuttosto che governare con Salvini e Meloni, meglio andare al voto. In effetti non si può governare con questi personaggi. Salvini parla di unità del centrodestra, ma capace un nuovo governo giallo verde lo rifarebbe, se potesse. E senza Conte chissà... In sostanza mi pare che il centro destra non sia meno volatile del centro sinistra -il che è tutto dire- e abbia consenso popolare, ma non un programma politico chiaro per il paese. Si vede non serve. Comunque anche i partiti di centro destra si rimettono alle scelte di responsabilità del Presidente della Repubblica, che valuteranno. Né potrebbe essere altrimenti. Siamo in piena emergenza sanitaria, economica e sociale. La politica dovrebbe essere la soluzione delle tre, non la quarta emergenza.
Vedremo il risultato dell’esplorazione del Presidente della Camera. Conte al momento sembra un punto di equilibrio, forse l’unico, perché lo presentano come tale i 5Stelle che, in base alle precedenti elezioni, hanno il più ampio numero dei parlamentari. Anche se, se andassimo a votare adesso, i 5Stelle non avrebbero certo la stessa rappresentanza politico-sociale. Comunque se Conte continua a chiamare a raccolta centristi e accoliti di varia provenienza, il nuovo eventuale governo in formazione assomiglierebbe più ad un quadripartito della prima repubblica, con buona pace dei compagni di Leu, i più a sinistra. Oltretutto la quarta gamba, dopo 5Stelle, PD e Leu, per ora non si definisce bene né si completa numericamente. Ad esempio la senatrice Lonardo da Benevento, moglie del Sindaco Mastella, ha dato il “contrordine compagni” per una disputa sul simbolo del nuovo gruppo parlamentare. Donna di carattere. Quando non c’è stabile maggioranza alla Camera e al Senato si dice “anatra zoppa” che come paragone però non calza perché l’anatra è un bipede, di gambe ne ha solo due, non quattro.
In ogni caso non mi pare che sia Conte il vero problema, come non credo onestamente che sarebbe l’unica soluzione possibile, in prospettiva. Anche se al momento sembrerebbe la più popolare. Continuo a pensare che sia l’immobilismo dei 5Stelle il vero problema: un movimento che tende a destra, al centro e a sinistra finisce fatalmente per restare fermo e non portare da nessuna parte il Paese. Un movimento immobile che gira su se stesso. Conte questo oggi rappresenta, nel bene e nel male. Sembra la pubblicità dell’I.T.C.G. Enrico Fermi di Pontedera durante la pandemia: “Fermi! Si riparte... in digitale!”. E speriamo l’ordine sia questo e non l’inverso.
Anche Italia Viva e Renzi non sono molto più che centristi e pure inquieti, i più rompicoglioni e meno affidabili tra i centristi. Però, dato che il Presidente Mattarella per non sciogliere le Camere vuole, giustamente, una maggioranza governativa stabile, sarà meglio riprendere il discorso con calma e con senso della politica. Tipo: dove eravamo rimasti? Tortora docet. Questo credo sia il compito di Fico. Renzi dovrebbe abbassare la cresta e fare finta di avere avuto qualche ragione in più delle poche che aveva. Fra queste il Mes. Mentre Conte potrebbe crescere in sensibilità politica, ben oltre il ruolo di avvocato degli italiani, ma senza necessariamente pensarsi, degli italiani, l’intoccabile pubblico ministero. Non so se altri nomi saranno possibili. Ci sarebbero pure, ma i 5Stelle rischierebbero una scissione ad opera del comandante Dibba, altro cervello sesquipedale dell’antipolitica mascherata da politica. Una resa dei conti non sarebbe male, ma per il nuovo governo saremmo punto a capo. Renzi, che va a sparare cazzate in Arabia Saudita e lo pagano pure, alla fine forse ci esce. Conte appare un po’ più nudo, dietro a una foglia di Fico.
E intanto, nel mutare cromatico virale delle regioni, si capisce che la Lombardia, che protesta per il rosso, colore che in effetti mal le si addice, è lei che ha sbagliato a trasmettere i dati del contagio. L’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato infatti 54 segnalazioni di errore da parte della Regione Lombarda. Si capiva già da come il Presidente Fontana si metteva la mascherina che qualcosa non andava. E anche l’innesto della Moratti non ha migliorato il quadro. Speriamo il Pil.
Insomma i rappresentanti scelti di tutte le forze politiche sono saliti al Colle e poi ritualmente hanno sfilato davanti alla postazione stampa annunciando le proprie ragioni: tutto cambia perché tutto resti immutato, la soluzione sembra irrisolvibile e a portata di mano, la situazione grave, ma non seria, la politica un fatto relativo. Fico deve risalire al Quirinale e riferire a Mattarella entro martedì prossimo. Speriamo che il Presidente della Repubblica riesca a comporre la crisi, altrimenti non resterebbe che salire anche in Vaticano, l’ottavo colle, infrangendo la laicità dello stato in un’eccezione che confermi la regola, affidandosi, per il tramite dell’ispirato e caritatevole Papa Francesco, ad una benedizione dell’Altissimo. Del resto “Che Dio ci aiuti” è arrivato alla sesta edizione. Solo una meno di Andreotti, dopotutto. E allora forse anche per il Conti ter ci sarà tempo e speranza. A meno che non ci pensi Fico. Buona domenica e buona fortuna.
Libero Venturi