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Attualità mercoledì 10 maggio 2023 ore 13:01

Sfida per il migliore Zuccotto fiorentino

Una cupola di Pan di Spagna con bagna all'Alchermes, farcita con crema di ricotta e canditi, è questa la prima ricetta conosciuta dello Zuccotto



CALENZANO — Seconda edizione per il concorso gastronomico “Lo Zuccotto fiorentino – Il Rinascimento in tavola” aperto a pasticcerie e gelaterie dell'area metropolitana con il patrocinio del Comune di Calenzano.

Appuntamento mercoledì 17 Maggio alle ore 11, presso la pasticceria Dulcinea di Calenzano. Il pubblico potrà assistere liberamente.

Sono sei i concorsi annuali promossi dal Festival delle Pasticcerie, ideato da Maurizio Melani, giornalista e docente universitario e da Casa della Nella, il ristorante itinerante di cultura fiorentina di Massimo Cortini, chef e maestro pasticcere creatori di tutti i pastry contest legati alle tradizioni dolci dell'area metropolitana come La migliore schiacciata alla fiorentina, Pan di Ramerino Il Medioevo fiorentino, La miglior schiacciata con l'uva, Il miglior cantuccio di Prato

Gli sfidanti per il migliore Zuccotto

Antica Gelateria Fiorentina, Gelateria Pasticceria Batoni, Pasticceria Bellucci, Caffè Libertà, Pasticceria I Dolci di Patrizio Cosi, Pasticceria Il Bersagliere, Pasticceria Lucarelli, Pasticceria Focacceria Pappa & Ciccia, Pasticceria Pegaso (Firenze)

Gelateria Happy Ice, Bar Pasticceria Vannino (Calenzano)

Pasticceria Fani, Gelateria Igloo, Chicchere Pasticceria Artigianale, Pasticceria Malesci, Pasticceria Pala & Matterello (Sesto Fiorentino)

Bar Pasticceria gelateria Pimpina, Pasticceria Fratelli Rigacci (Cerbaia)

Pasticceria Delizia (Poggio a Caiano)

Pasticceria Nuovo Bar Gori, Pasticceria Marcucci (Prato)

La mattina stessa del concorso, gli zuccotti delle pasticcerie-gelaterie finaliste verranno portati nella location stabilita per le degustazioni.

La Giuria, gastronomi, pastry chef e giornalisti, dovranno assaggiare in modo coperto una porzione di ogni zuccotto non sapendo chi è il produttore e dando successivamente un voto da 1 a 5. Chi avrà ottenuto il punteggio più alto sarà dichiarato vincitore. La Giuria renderà note solo le prime 3 posizioni.

I primi 3 classificati otterranno una pergamena ricordo e importanti buoni di acquisto in materie prime messi a disposizione da Carra Distribuzione spa, main sponsor dell'evento. 

La storia dello Zuccotto

Cupola di morbido pan di Spagna completamente bagnato da Alchermes e farcito con una golosa crema di ricotta e canditi. Questa è la prima ricetta dello Zuccotto che nel corso dei secoli si è adeguata per venire incontro ai gusti moderni: l'Alchermes, ad esempio, viene spesso sostituito con altri liquori (Strega, Benevento, etc.) e la farcitura trova a volte la presenza del gelato, altre quella della ganache al cioccolato, altre ancora l'aggiunta di gocce di cioccolato alla ricotta. 

Ma quando e chi ha ideato lo Zuccotto? Secondo la tradizione vi sarebbero una data, un autore e una dedica ben precise. Pare infatti che questa torta-gelato sia stata creata in pieno Rinascimento, nel XVI secolo, da Bernardo Buontalenti, il magnifico architetto tuttofare, in onore della regina di Francia Caterina de’ Medici. Anticamente era chiamato “Elmo di Caterina”.

C'entra qualcosa la fanteria dell’esercito fiorentino? Abbiamo chiesto aiuto a Filippo Giovannelli, presidente degli Stati Generali della Rievocazione Storica, direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, appassionato di tradizioni popolari. Secondo Giovannelli il confine tra verità storica e leggenda potrebbe essere molto sottile e facile all'inciampo "Nel Rinascimento maturo come quello del periodo di Caterina de’ Medici, le armature avevano vari tipi di elmi, la Borgognotta, il Morione di origine spagnola, gli elmi da giostra o da duelli a cavallo con lance, e il Bacinetto fiorentino, ma credo che la denominazione "Elmo di Caterina" si riferisca alla semplice forma del dolce e non necessariamente al fatto che venisse realizzato utilizzando come stampo un vero elmo da battaglia".

Chi era veramente Bernardo Buontalenti? Oggi è difficile pensare a un artista a tutto tondo, ma un tempo si poteva essere scultori, pittori, architetti, scienziati e magari anche cuochi riscuotendo in ogni campo grande ammirazione. Leonardo da Vinci ne è un fulgido esempio.
Dopo aver progettato Forte Belvedere, la facciata di Santa Trinita, la grotta grande del Giardino di Boboli e portato a termine Uffizi e Palazzo Pitti, Buontalenti parallelamente si dedicò anche alla cucina sempre con estro e passione per il design: a lui si deve l'invenzione del gelato e pure di una prima rudimentale gelatiera formata da pale, fatte ruotare grazie ad una manovella, e da un cilindro in cui prendeva posto il ghiaccio.

Antonio Lenoci
© Riproduzione riservata


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