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Attualità martedì 28 marzo 2023 ore 13:56

Sfida a Pan di Ramerino tra i forni del Fiorentino

Morbide e lucide pagnottelle realizzate con uvetta sultanina, olio evo e rosmarino. Gli sfidanti sono 25 forni e pasticcerie della Città metropolitana



FIRENZE — Una grande sfida a Pan di Ramerino anima per la prima volta la Città metropolitana di Firenze in occasione del Giovedì Santo che precede la Pasqua.

Prima edizione del concorso gastronomico “Pan di Ramerino – Il Medioevo fiorentino” aperto a forni e pasticcerie dell'area metropolitana. L'evento, al quale il pubblico può assistere liberamente, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Firenze e si svolgerà proprio il giorno di Giovedì Santo, come da antica tradizione.

Appuntamento giovedì 6 Aprile alle ore 11, presso la pasticceria Buonamici di Firenze di via dell'Orto, bottega storica dal 1949.

Il concorso è organizzato da Festival delle Pasticcerie curato da Maurizio Melani, giornalista e docente universitario e Casa della Nella, il ristorante itinerante di tradizioni locali di Massimo Cortini, già maestro fornaio e pasticcere, creatori di tutti i contest di pasticceria legati alle tradizioni dell'area metropolitana quali “La miglior schiacciata alla fiorentina” con 12 edizioni svolte, “La miglior schiacciata con l'uva”, “Il miglior cantuccio di Prato” e “Lo zuccotto fiorentino”, seconda edizione in programma il prossimo 17 Maggio.

Main sponsor dell'evento Carra Distribuzione spa, principale fornitore di materie prime per tutti i forni e pasticcerie toscane e non solo, che premierà i primi 3 classificati con buoni acquisto.

Ecco la lista degli sfidanti suddivisa per Comune di provenienza: 

Antico Caffè Torino, Antico Forno Fabbri, Forno All'Angolo, Forno pasticceria Batoni, Forno Becagli (attività storica), Forno Delizie del Mattino, Pasticceria Grattacielo, Forno I-Pan, Forno I 3 pini, Pasticceria Il Bersagliere, Forno La Spiga, Forno Mollica, Forno Pane e Pomodoro, Pasticceria Rimani, Forno del Teatro Internazionale (Firenze), Forno Amici del Pane, Forno pasticceria Pandolce, Forno Rita (Scandicci), Forno Di Nauta (Calenzano), Pasticceria Fani, Pasticceria Malesci, Pasticceria Mignon (Sesto Fiorentino), Forno Zini (Impruneta), Forno Fantasie di Pane (Grassina), Forno Noferi (Figline Valdarno).

La mattina stessa del concorso, i pani di ramerino dei forni e pasticcerie finalisti verranno portati nella location stabilita per le degustazioni. 

I membri della Giuria, gastronomi e giornalisti, dovranno assaggiare in modo coperto un pezzo di ogni pagnotta non sapendo chi è il produttore e dando successivamente un voto 1-5. Chi avrà ottenuto il punteggio più alto sarà dichiarato vincitore. La Giuria renderà note solo le prime 3 posizioni.

Carra Distribuzione spa, main sponsor dell'evento, premierà i primi 3 classificati con importanti buoni di acquisto in materie prime.

Il Medioevo e la tradizione

Coll’olio, è arrivato il pan di ramerino: son tutto zibibbo e olio e perdono l’unto”. Era questo il grido dei venditori ambulanti che a inizio del secolo scorso giravano con le loro ceste piene di pan di ramerino: morbide e lucide pagnottelle realizzate con uvetta sultanina, olio evo e rosmarino (ramerino) appartenenti alla tradizione toscana dei pani dolci.

Nato a Firenze in età Medievale (la parola “ramerino” risale al XIV secolo e di questa pianta erano piene le colline intorno alla città), si tratta di un pane “devozionale” (come ricorda il Petroni nel suo libro) ricco di simboli sacri e dai forti connotati religiosi. Già gli ingredienti sono fortemente simbolici: il rosmarino sin dall'antica Grecia è simbolo dell'immortalità dell'anima e nel Medioevo veniva considerato un amuleto scaccia spiriti maligni; l’uva rappresenta la comunione con Dio. E poi c'è quel taglio a forma di croce praticato sulla superficie.

Legato tradizionalmente al periodo della Quaresima, si racconta che lo consumavano soprattutto i contadini che assistevano ai riti religiosi del Giovedì Santo. Solo a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, per via della grande richiesta, si è iniziato a produrlo tutto l’anno per lasciare spazio, tra agosto e settembre, a un altro pane dolce: la Schiacciata con l’uva. A conferirgli il caratteristico color ambrato è l’olio che viene spennellato sulla superficie con un rametto di rosmarino dopo la lievitazione. 


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