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domenica 10 novembre 2024

COSE STRANE E POSTI ASSURDI — il Blog di Blue Lama

Blue Lama

Prima di qualunque altra cosa, io sono una viaggiatrice. L'illuminazione arrivò in terza elementare grazie a Goscinny e Uderzo: lessi "Asterix e Cleopatra" e dentro di me si spalancó una voragine di curiosità. A 16 anni Baudelaire mi fornì la chiave di quel desiderio: "I veri viaggiatori partono per partire...". Da tutta la vita, anche senza un perchè, io vado. Non esiste luogo sulla Terra che possa deludermi.

Quelli che vanno sempre avanti

di Blue Lama - domenica 13 ottobre 2024 ore 00:05

Foto Blue Lama

I portoghesi hanno una venerazione per Vasco da Gama, il navigatore che nel 1498, a soli 29 anni, dopo aver doppiato il capo di Buona Speranza e aver compiuto la traversata dell'Oceano Indiano, approdò a Calicut, nel Kerala, aprendo la prima via marittima per le Indie. La nuova rotta oceanica aveva potenzialità commerciali sterminate: avvicinava all'Europa una terra traboccante di spezie e altri tesori che, fino a quel giorno, era stata raggiunta solo via terra. 

L'impresa di Vasco da Gama segnó una svolta epocale nella storia dei viaggi in mare e del coloniasmo e portò ricchezze colossali al re Manuel I. Il quale, entusiasta, ricompensò l'esploratore assegnandogli possedimenti e privilegi e celebrandolo con la costruzione, a Lisbona, dello stupendo Monastero dos Jeronimos. Le spoglie di da Gama lì riposano dal 1539, in una tomba monumentale.

Il Mosteiro dos Jeronimos - foto Blue Lama

La tomba di Vasco da Gama - foto Blue Lama

Quando visitai il Monastero fui colpita dalla magnificenza di quel sepolcro. Tempo dopo, mentre mi trovavo nell'arcipelago delle Azzorre insieme ad alcuni amici, ebbi conferma del culto dei portoghesi per il navigatore.

Durante un giro nel centro storico della città di Angra do Heroismo, sull'isola di Terceira, il nostro driver-guida - un omone alto, un po' burbero e molto preparato di nome Rui - abbassò il tono della voce in segno di rispetto quando arrivammo di fronte a una statua di bronzo posta al centro del Pátio de Anfändega. La statua rappresenta Vasco da Gama a grandezza naturale nell'atto di camminare verso la vicina chiesa della Misericordia e sul volto ha un'espressione molto triste. Chiedemmo perchè. 

La statua di Vasco da Gama a Angra do Heroismo - foto Blue Lama

"Mentre da Gama stava tornando in Portogallo dopo il primo viaggio nelle Indie, suo fratello Paulo, che faceva parte della spedizione, si ammalò - rispose Rui, guardando la statua quasi con affetto - Paulo morì proprio a Terceira e il navigatore ne fu così addolorato che rimase alle Azzorre per altri tre mesi, incapace di allontanarsi dalla tomba del fratello nonostante che a Lisbona lo aspettassero il re e la gloria".

L'arcipelago delle Azzorre è di origine vulcanica. Si trova a 1.400 chilometri dalle coste europee e a 1.900 chilometri da quelle del Canada. La vegetazione, lussureggiante per il clima piovoso e la benefica influenza dalla corrente del Golfo, comprende anche milioni di esemplari di ortensie azzurre, arbusti di origine asiatica importati sulle isole chissà come e chissà da chi e dilagati ovunque. Alle Azzorre i cespugli di ortensie sono alti come muraglioni e la fioritura, nel mese di Luglio, è di una bellezza clamorosa. Ma tutta la natura delle Azzorre è affascinante e una delle attività più diffuse sono i trekking su e giù per i vulcani e fra le piscine naturali a picco sul mare.

Isola di Sao Jorge - Azzorre - foto Blue Lama

Isola di Sao Jorge - Azzorre - foto Blue Lama

Isola di Terceira - foto Blue Lama

Cosa c'entrano vulcani e ortensie con Vasco da Gama? Mi spiego.

Un giorno Rui ci accompagnò all'inizio di uno dei trekking più famosi di Terceira, il Rocha de Chambre, classificato come difficile perchè in forte pendenza, poco segnalato e intersecato da altri due sentieri che disorientano gli escursionisti. Prima che ci incamminassimo, Rui ci fornì alcune dritte per evitare che ci perdessimo

"Cercate di memorizzare le mie indicazioni - disse col solito modo spiccio - Non avete idea di quante volte ho dovuto recuperare gruppi di italiani dispersi nei posti più assurdi perchè non mi avevano ascoltato con attenzione". "Perchè gli italiani sono così - continuò - Vanno avanti, sempre avanti... sbagliano strada ma continuano ad andare avanti. Come Cristoforo Colombo!".

Ridemmo tutti a quella battuta. "Ok, Colombo ha sbagliato strada ma poi ha scoperto l'America" replicai. "Vasco da Gama ha sempre saputo dove stava andando, Colombo invece voleva andare nelle Indie ed è finito dalla parte opposta" ha ribattuto Rui indispettito. 

Effettivamente nessuno può negare che Cristoforo Colombo abbia scoperto l'America "a sua insaputa": la realtà supera sempre l'immaginazione degli esseri umani e, per quanto incredibile, sono stati i suoi errori di calcolo della rotta a cambiare la storia dell'umanità. D'altra parte nelle sfide di portata globale la competenza è necessaria ma non basta. Quello che fa la differenza è il coraggio di andare avanti. Cristoforo Colombo e Vasco da Gama, di coraggio, dovevano averne a tonnellate. Tutti e due.

Bluelama2023@gmail.com

Isola di Pico - Azzorre - foto Blue Lama

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