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Attualità giovedì 08 dicembre 2016 ore 13:47

Omaggio alla Vergine del Bigallo

Nel giorno dell'Immacolata Concezione, l'omaggio dell'arcivescovo Giuseppe Betori alla Madonna venerata nella Loggia del Bigallo



FIRENZE — Ecco il testo di monsignor Betori diffuso dalla Diocesi:

"Maria, Madre nostra, torniamo davanti alla tua immagine di Madre della Misericordia, in questo luogo in cui un tempo Firenze accoglieva i fanciulli abbandonati. Lo facciamo a qualche giorno dalla conclusione dell’Anno Giubilare della Misericordia, che Papa Francesco ha voluto per la Chiesa. Rendiamo grazie a Gesù, tuo Figlio, per i doni di grazia ricevuti in questo anno, soprattutto per essere stati richiamati a scoprire il vero volto di lui, nostro Salvatore, e del Padre, il Dio misericordioso.

Un anno fa Papa Francesco venne in questa città e ci ricordò che «la Chiesa, come Gesù, vive in mezzo alla gente e per la gente. Per questo la Chiesa, in tutta la sua storia, ha sempre portato in sé la stessa domanda: chi è Gesù per gli uomini e le donne di oggi? […] Custodire e annunciare la retta fede in Gesù Cristo è il cuore della nostra identità cristiana, perché nel riconoscere il mistero del Figlio di Dio fatto uomo noi potremo penetrare nel mistero di Dio e nel mistero dell’uomo» (Omelia alla Messa celebrata allo Stadio Comunale di Firenze, 10 novembre 2015).

Maria, ti chiediamo di rendere evidente nella nostra testimonianza che il nostro proposito di custodire e annunciare il mistero di Dio è perché meglio si sveli e si realizzi il mistero dell’uomo. Siamo infatti ben consapevoli che nel nostro tempo tale mistero è ripetutamente minacciato e sfigurato. Accade ogni volta che la vita nascente viene rifiutata e coloro che devono accoglierla non sono sostenuti nelle difficoltà del loro compito; la vita dei fanciulli e dei ragazzi viene offesa, manipolata, abusata o anche solo non viene sufficientemente custodita e rispettata la libertà dei suoi percorsi educativi; la vita dei giovani viene ostacolata nelle loro legittime aspettative di avere percorsi idonei di formazione umana, conoscenza e qualificazione professionale, di trovare lavoro, di formare una famiglia; la vita degli adulti fatica a mantenere un lavoro dignitoso, avere un’abitazione decorosa, intessere relazioni familiari e sociali costruttive; la vita delle famiglie è costretta a misurarsi ogni giorno con condizioni culturali e sociali che minano la stabilità e la fecondità dell’amore; la vita degli anziani viene condannata all’abbandono e alla solitudine, quella dei malati non sorretta da adeguate cure, quella dei poveri lasciata alla loro emarginazione, quella di quanti sono precipitati nel disagio sociale privata dei necessari sostegni; la vita dei profughi viene respinta e ricacciata nelle condizioni inumane di violenza, fame, sopraffazioni, lacerazioni sociali e sottosviluppo da cui hanno tentato di fuggire; la vita dei popoli in guerra condannata a subire ogni giorno violenza e morte; la vita dei credenti minacciata nella loro libertà di coscienza e di culto.

Fa’ o Madre che la nostra Chiesa e la nostra città continuino a sentire sempre viva la loro vocazione a costruire ponti e legami che traggano ciascuno dalla propria prigione e ne liberino il germe di umanità seminato nel cuore, perché possa fiorire e produrre frutti di bene per tutti, i cui segni comunque non mancano tra noi. Aiutaci a essere ancora più uniti nel perseguire il bene comune, nel distinguerci solo per testimoniare un modo migliore di vivere insieme, mai di dividerci per interessi personali o di gruppo, per ragioni ideologiche, per arido egoismo. Dacci la forza di guardare al futuro con speranza, con sogni all’altezza della nostra migliore tradizione di bellezza e di solidarietà.

Maria, tu che sotto il tuo manto raccogli i tuoi figli, raccoglici tutti perché con te possiamo scoprire il volto vero dell’umanità nel volto del tuo Figlio Gesù. Così noi ti preghiamo. Così intercedi per noi. Amen.

Giuseppe card. Betori"


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