Attualità lunedì 20 luglio 2020 ore 11:42
Movida, il bagno gratuito è un buco nell'acqua
Nel fine settimana la movida non ha dato tregua ai residenti che fino all'alba hanno assistito alle scorribande degli avventori tra le cantonate
FIRENZE — Il vespasiano arrangiato resta la toilet preferita dagli avventori della movida fiorentina, a testimoniarlo sui social sono stati ancora una volta i residenti svegliati ed innervositi sino alle prime luci del mattino. Se il bagno non c'è è un problema, se c'è è comunque un problema. Come se ne esce?
Nonostante l'accordo raggiunto tra l'amministrazione, i commercianti ed i gestori dei servizi igienici di Santo Spirito, piazza simbolo della vita notturna nell'Oltrarno, non ci sarebbero stati miglioramenti nella vivibilità del quartiere e dire che tutto è iniziato dalla richiesta dei bagni pubblici tanto da creare su Facebook addirittura un gruppo per chiedere i gabinetti chimici in piazza al quale si sarebbero poi affiancati i gruppi per il rispetto della quiete notturna.
Alla vigilia del fine settimana appena trascorso l'assessore al Decoro, Alessia Bettini, ha reso noto su Twitter "Da stasera si allunga fino alle 4 l’orario di apertura gratuita dei bagni in Santo Spirito il giovedì, venerdì e sabato". Una conquista. Invece no.
Il prolungamento di orario ha creato polemiche anziché conforto perché sarebbe stato interpretato come un'autorizzazione implicita ad intrattenersi in piazza per più tempo rispetto alle 2 di notte, orario stabilito in un primo momento.
Il problema è che i bagni pubblici, aperti e gratuiti fino alle 4, sarebbero comunque una seconda scelta rispetto alle cantonate dei palazzi coperte dalle automobili ed usate per le necessità fisiologiche da espletare da soli o in compagnia di un palo, destinato a fare da paravento al momento del bisogno.
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