Attualità mercoledì 21 giugno 2017 ore 17:26
La trappola del Sole incanta in Duomo
Con il solstizio d'estate si è rinnovata la meraviglia della luce catturata dallo gnomone in funzione fin dal Cinquecento
FIRENZE — C'è chi lo definisce una trappola per il Sole e in effetti un po' è così. Lo gnomone, a 90 metri di altezza nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, è uno degli strumenti astronomici più antichi.
Ideato dal matematico Paolo Dal Pozzo Toscanelli, detto il novello Tolomeo, nel 1475, ha funzionato regolarmente fino agli inizi del Cinquecento, quando iniziò a essere utilizzato, in realtà impropriamente, per monitorare la stabilità dell'edificio. Solo tre secoli dopo, nel 1754, la sua funzione fu ripristinata da Leonardo Ximenes.
In occasione del solstizio d'estate, i raggi del sole scendono attraverso la cupola del Brunelleschi e formano un'immagine del disco solare che va a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo. Il fenomeno è osservabile nella cappella della Croce, a sinistra dell'altare maggiore e si ripeterà, sempre dalle 12.30 alle 13.30, anche il 27 e il 28 giugno.
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