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Attualità martedì 31 marzo 2020 ore 15:04

Anche il Brindellone resta chiuso a casa per Covid

Nessun corteo accompagnerà il carro per le strade del centro storico fino davanti al Duomo di Firenze nel giorno di Pasqua per il tradizionale scoppio



FIRENZE — Il Brindellone, il carro allegorico allestito con i fuochi d'artificio per la Pasqua fiorentina, resterà nel deposito di via il Prato. Nonostante l'anticipazione delle misure restrittive annunciate per la Pasqua dall'Arcivescovado di Firenze, dopo le immagini di Papa Francesco, solo, in piazza San Pietro, qualcuno aveva iniziato ad ipotizzare che la tradizionale manifestazione si sarebbe potuta tenere ugualmente nel capoluogo toscano, magari in diretta mondiale, in una piazza del Duomo completamente vuota. Se non altro perché il volo della Colombina è l'essenza stessa dell'umanità credente che si affida ad una volontà superiore per uscire da una crisi, sia questa una peste dell'anno 1000 oppure una pandemia degli anni 2000.

L'evento è stato annullato. Dopo la decisione presa dal sindaco Dario Nardella e dal Cardinale Giuseppe Betori, anche Filippo Giovannelli Checcacci, direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico ha annunciato sui social l'annullamento dello Scoppio del Carro. 

"Il volo della Colombina quest’anno non si farà. Anche il Corteo Storico che tradizionalmente accompagna il Carro non si esibirà e il Brindellone rimarrà nella sua casa al Prato" ha sottolineato Giovannelli che ha ricordato "la storica rievocazione dello Scoppio del Carro è la più antica tradizione popolare fiorentina che si tramanda da oltre 9 secoli e vuol ripercorrere le gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città. Secondo la tradizione fu Pazzino de’ Pazzi, al ritorno da una crociata nel 1099, a riportare alcune pietre focaie del sepolcro di Cristo con le quali poi a Firenze venivano illuminate le celebrazioni del sabato santo".

Per tutto l'anno il carro resta in un deposito di via il Prato e solo il giorno di Pasqua esce per attraversare il centro storico ed arrivare al Duomo trascinato da quattro buoi agghindati per la festa. "Qui viene acceso da un razzo a forma di colombina che parte dall'altare della cattedrale e poi torna indietro. Secondo la tradizione se la colombina compie un volo perfetto e riesce a rientrare in Duomo è un segnale di buon auspicio e ci saranno buoni raccolti" ha ricordato ancora il direttore Giovannelli grande appassionato di tradizioni fiorentine.

“Devolveremo le risorse risparmiate - è quanto ha annunciato Dario Nardella - ovvero circa 50 mila euro, in progetti sociali legati all’emergenza Coronavirus”.


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