Attualità lunedì 08 agosto 2016 ore 11:57
Nuove indagini sull'amianto a scuola
Riaperta l'inchiesta sulla presenza del materiale all'Iti 'Leonardo da Vinci'. L'ipotesi di reato riguarda la violazione della normativa sui controlli
FIRENZE — Il giudice per le indagini preliminari Alessandro Moneti ha respinto la richiesta di archiviazione che era stata presentata dal pm Massimo Bonfiglio, accogliendo in questo modo l'istanza presentata dall'Osservatorio nazionale sull'amianto e da alcuni cittadini.
Inchiesta riaperta, insomma, dopo che nell'udienza del 29 giugno lo stesso Osservatorio aveva presentato tramite i legali la propria documentazione sulla presenza di amianto nella scuola. Sul piano tecnico, l'ipotesi di reato riguarda la violazione della normativa sui controlli previsti dalle legge 257/1002. L'inchiesta era scaturita dalla denuncia di un professore morto per neoplasia dopo aver lavorato per anni all'Iti.
E' lo stesso Osservatorio a riferire che la scuola, "costruita in amianto, era finita su tutte le cronache dopo che si era diffusa la notizia che il preside aveva fatto affiggere un cartello con le prescrizioni ''Vietato correre, vietato appendere quadri, sbattere la porta, urtare le pareti'', poiché sotto l'intonaco c'è amianto". Ed è sempre l'Osservatorio a ricordare che "la pubblicazione del quinto rapporto Renam ha permesso di avere conferma che tra il solo personale docente e non docente sono stati registrati negli ultimi anni, e fino al 2011, 63 casi di mesotelioma, e molti altri sono stati segnalati all'associazione per gli anni a seguire".
Il gip, nella sua ordinanza, spiega che "è necessario svolgere ulteriori indagini per verificare la reale presenza di amianto nelle strutture dell''istituto Leonardo Da Vinci e non limitatamente all'immobile che ospita le lezioni del biennio; quali misure siano state adottate ai sensi dell''art. 4 D.M. 6.09.1994 emanato ai sensi dell''art. 6 L. n. 257/92, accertandone la correttezza e l''esaustività oltre che la completa applicabilità all''ambiente specifico; chi abbia svolto le operazioni di demolizione e bonifica negli edifici scolastici, verificando le modalità delle stesse e l''idoneità delle imprese incaricate; quali siano stati i controlli effettuati dalla Asl".
"Ci dispiace doverlo dire - spiega il legale dell'Osservatorio - ma c'è stata poca attenzione, prima di tutto da parte del precedente sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che durante il periodo del suo mandato ha sottovalutato il rischio amianto in Iti, e così per il resto d'Italia quando ha assunto la carica di Presidente del Consiglio, pur essendosi impegnato ad avviare la ristrutturazione di tutti gli edifici scolastici, che hanno anche altri problemi, già dall'estate del 2014". Adesso l'Osservatorio chiede di nuovo alle istituzioni e al sindaco in prima di Firenze Dario Nardella in prima istanza come responsabile della tutela della salute pubblica, di procedere alla bonifica del sito dove si trova l'Iti.
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