Attualità martedì 21 marzo 2017 ore 18:15
Sette grandi film girati a Firenze
Quaranta anni fa veniva girato Berlinguer ti voglio bene. Altri grandi registi da Monicelli a Troisi fino a De Palma hanno scelto il capoluogo toscano
FIRENZE — Firenze è un set perfetto. A confermarlo non sono solo i milioni di turisti che ogni anno scelgono il capoluogo toscano e rimangono a bocca aperta alla vista del Ponte Vecchio o del David. La conferma certificata arriva infatti da grandi registi, toscani e non, che hanno scelto Firenze per ambientare le loro pellicole.
Abbiamo scelto sette film girati da Bertolucci, Monicelli, Pieraccioni, Howard, Argento, De Palma e Troisi che riprendono vari scorci fiorentini. Ma altri grandi registi come Fellini, i fratelli Taviani e Rossellini avevano ripreso la città toscana nei loro lungometracci.
In rigoroso ordine alfabetico. Con la lettera A come non ricordare i tre episodi di Amici miei, girati nel 1975, 1982 e 1985.I primi due diretti da Mario Monicelli e il terzo da Nanni Loy. A fare scorribande nel centro fiorentino Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Renzo Montagnani, Gastone Moschin e Adolfo Celi.
Quest'anno si celebra il 40esimo anniversario della realizzazione di Berlinguer ti voglio bene, diretto da Giuseppe Bertolucci e interpretato da Roberto Benigni e Carlo Monni.
Altro film corale è l'esordio alla macchina da presa del giovane Leonardo Pieraccioni. I laureati (1995), o meglio i non laureati erano lo stesso Pieraccioni, Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini e Gianmarco Tognazzi.
Più recente (2016), Inferno, il thriller tratto dal romanzo di Dan Brown, girato da Ron Howard con protagonista Tom Hanks.
Scendendo in ordine alfabetico Firenze è al centro anche de La sindrome di Stendhal (1996), horror psicologico di Dario Argento con la figlia Asia come protagonista. Proprio la figlia del regista, nei panni della poliziotta Anna Manni, sviene nella Galleria degli Uffizi di fronte all'opera di Bruegel La caduta di Icaro.
Altro thriller è Obsession - Complesso di colpa girato da Brian De Palma nel 1976. Il film si rifà al tema del doppio già affrontato da Alfred Hitchock ne La donna che visse due volte.
Settimo film di questa piccola collezione fiorentina è Ricomincio da tre, opera prima di Massimo Troisi. Uscito nel 1981 racconta di un giovane (Troisi nei panni di Gaetano) che se ne va da Napoli e sceglie Firenze perché ci vive la zia che può dargli alloggio. Nella città toscana Gaetano trova l'amore e cerca di vincere la sua timidezza.
René Pierotti
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