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Attualità mercoledì 19 aprile 2017 ore 13:13

Sciopero con pic nic per i lavoratori Ginori

Nuova mobilitazione convocata dai sindacati per stringere i tempi dell'acquisto del terreno su cui sorge lo stabilimento sestese



SESTO FIORENTINO — La presenza in strada di porchetta, baccelli e pecorino è assicurata. A garantirla sono i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Cobas e Rsu per dare voce ancora una volta ai lavoratori della Ginori di Sesto, sulla cui sorte ancora pende la scure dell'acquisto dei terreni su cui si trova lo stabilimento. 

'Il lavoro nutre la città', questo il nome scelto per la mobilitazione che vedrà i lavoratori riunirsi venerdì davanti alla sede dell'Unicredit dalle 12 alle 14, fascia oraria in cui i lavoratori della fabbrica di porcellane saranno in sciopero. 

All'evento, spiegano le organizzazioni sindacali, è prevista la partecipazione di Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, di Tomaso Montanari di Libertà e Giustizia e di Silvano Sarti, presidente onorario Anpi Firenze.

Un successo, in realtà, la petizione lanciata su change.org e sottoscritta da 1.800 persone, le rsu lo hanno già incassato: l'impegno del Governo ad acquisire il museo di Doccia, annunciato in occasione del G7 della Cultura di Firenze dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. Dall'altra, "purtroppo, ancora nulla si muove per quanto concerne l'acquisto dei terreni limitrofi al museo da parte dell'azienda Ginori - spiegano le rsu - l'acquisto di questi terreni su cui sorge la fabbrica da parte di Richard Ginori è condizione indispensabile perché l'azienda non decida di trasferirsi da Sesto Fiorentino".

"Per quanto ne sappiamo - prosegue la nota - le banche che possiedono il terreno, cioè Unicredit, Bnl, Popolare di Vicenza, dopo due anni di trattative che sembravano preludere ad un accordo con la proprietà Ginori hanno parzialmente ceduto il credito ad un altro istituto bancario, che si è ripresentato al tavolo facendo ripartire da capo la trattativa e immaginando di realizzare rilevanti plusvalenze. Chiediamo all'azienda di continuare la trattativa per acquisire il terreno e realizzare gli investimenti nello stabilimento, e alla finanza di non perdere l''occasione di dimostrare che il credito non è un ostacolo allo sviluppo civile ed economico del territorio".

"I lavoratori - proseguono le Rsu - sono in contratto di solidarietà con buste paga anche sotto i 1.000 euro mensili. La non permanenza della Ginori nell'area adiacente al museo rischia di vanificare gli sforzi del ministero per riaprirlo e di mettere a repentaglio 280 posti di lavoro, oltre a sfregiare la cittadinanza di Sesto Fiorentino sottraendogli un simbolo della sua storia. In quell'area devono prosperare i valori del lavoro, dell'impresa e della cultura, non i valori della speculazione".


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