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Attualità lunedì 30 ottobre 2017 ore 15:40
L'Unesco promuove aeroporto e pedonalizzazioni
Presentati a Palazzo Vecchio i risultati del report sullo stato di salute di Firenze. Nardella: "Terremo conto dei suggerimenti sulla tramvia"
FIRENZE — Le osservazioni rese note da Palazzo Vecchio sono riferite alla missione consultiva Unesco sullo stato di conservazione di Firenze che si è svolta dal 22 al 25 maggio scorsi. Nella missione sono stati coinvolti 62 partecipanti di dieci diverse istituzioni. Il report finale è stato redatto da Isabelle Anatole-Gabriel del Centro del Patrimonio Mondiale Unesco e da Paul Drury di ICOMOS International.
La commissione ha presentato un quadro positivo sullo stato di salute della città e sulle grandi opere avviate pur avanzando alcune raccomandazioni. In particolare giudizio positivo è stato dato all'ampliamento dell'aeroporto per la riduzione generale del rumore sulla città e il miglioramento della qualità visiva data dal ritorno a parco verde dell’area settentrionale della pista. Neanche la Tav, secondo l'Unesco, mette a repentaglio il patrimonio. Bene anche la pedonalizzazione di piazza Pitti e di piazza del Carmine, così come il riutilizzo degli edifici rimasti vuoti in centro storico come nel caso dell'ex Tribunale di piazza San Firenze e della Scuola marescialli a a Santa Maria Novella.
Qualche osservazione sulla tramvia, comunque promossa nel suo complesso. Rispetto ai rilievi, “sulla tramvia – ha detto il sindaco Dario Nardella - prendiamo atto con grande rispetto del giudizio della commissione di valutazione ha dato sull’ipotesi di sottoattraversamento del centro storico e questo giudizio avrà una forte influenza sulle nostre decisioni. Aspettiamo gli studi di fattibilità sulle varie modalità di attraversamento del centro con la tramvia e ci prendiamo l’impegno di valutare ogni aspetto insieme agli uffici dell’Unesco”. L'agenzia delle Nazioni Unite infatti ha detto no all'ipotesi di sottoattraversamento del centro storico da parte delle nuove linee tramviarie. Nel report, gli inviati dell'ente internazionale di tutela spiegano di ritenere "rischioso dal punto di vista idrogeologico, architettonico e archeologico", e dunque "da abbandonare decisamente", il "sottoattraversamento di una linea all'interno del centro storico". Si tratta di un'ipotesi più volte profilata e mai negata in via ufficiale da Palazzo Vecchio.
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