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Attualità venerdì 10 febbraio 2017 ore 14:51

Guerra al debito per rilanciare il Maggio

Aumento dei ricavi e coinvolgimento del Governo i punti forti dell'intesa raggiunta tra Comune, Regione e sindacati. Ma i 28 licenziamenti restano



FIRENZE — Il patto raggiunto dopo l'atteso incontro sulla crisi del Maggio Musicale Fiorentino è sicuramente una svolta, almeno per quel che riguarda i rapporti tra Comune e Regione da un lato e sindacati dall'altro. Rapporti che, negli ultimi tempi, non sono stati proprio pacifici. 

Ora qualcosa sembra essersi mosso. In sostanza, durante il vertice di stamattina, è stato raggiunto un obiettivo comune: "Siglare un patto per rivisitare il piano triennale, ripatrimonalizzare la Fondazione, aggredire il debito accumulato negli anni, coinvolgendo anche il governo, costruire un modello gestionale nuovo, più agguerrito e rivolto ad aumento dei ricavi, con politiche sui giovani, e turismo, per un teatro sempre pieno". Questa la sintesi offerta dal sindaco Dario Nardella al termine dell'incontro. 

Per Nardella si tratta "di rivedere il piano triennale dell'ente lirico: lo faremo confrontandoci con i sindacati e coinvolgendoli. Siamo tutti d'accordi sulla necessità di avviare una nuova fase. E' chiaro che ciascuno debba prendersi le proprie responsabilità e remare nella stessa direzione".

Per il sindaco sarà indispensabile anche il coinvolgimento del Governo nella gestione della crisi. "La notizia positiva che è arriva è quella del contributo aggiuntivo del governo che quest'anno dovrebbe aggirarsi tra 1,5 e 2 milioni".

Poi c'è il nodo dei 28 licenziamenti, con riassorbimento dei lavoratori nella società partecipata del Mibact Ales. L'impegno, ha spiegato Nardella, è quello di evitarne di nuovi. Il sindaco ha precisato che "sarà certo fondamentale l'atteggiamento costruttivo e collaborativo dei sindacati: dovranno mettere al centro la vita e il futuro della fondazione, prima degli interessi di ciascuno, il che chiaramente vale anche per noi, come soci del teatro".

Soddisfatto il presidente della Regione Enrico Rossi: "Mi pare che ci sia la volontà da parte del sindaco di Firenze, che io condivido, di aprire una fase nuova dove ci sia anche un elemento di rilancio del Maggio musicale fiorentino. Io mi sono limitato a sottolineare che la Regione fa quello che può, in una fase di ristrettezza di risorse più che evidente, e ad indicare due punti che ci interessano in modo particolare" con in primis "il fatto che l''intervento del Maggio è su tutto il territorio della Toscana".

Paola Galgani, segretaria della Cgil di Firenze, ha definito il "confronto positivo. Ora l'obiettivo è rilanciare il teatro attraverso scelte straordinarie. L'impegno parte dalla revisione del piano risanamento; ed è bene che si sancisca lo stop a nuovi licenziamenti. Ora proviamo davvero ad aprire una fase nuova", ha detto. Il segretario della Cisl di Firenze, Roberto Pistonina, ha sottolineato come "sulla base del nostro allarme per il futuro del teatro Regione e Comune abbiano preso un impegno: la rivisitazione del piano industriale non sarà più fatta a tavolino, ma ci sarà il coinvolgimento reale di chi nel teatro lavora".


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