Scintille al mercato, chiesto ritorno dei vigili

I residenti di Sant'Ambrogio hanno proposto un passo indietro nel tempo, a quando il vice sindaco Nardella annunciava il pattugliamento del mercato

FIRENZE — I residenti di Sant'Ambrogio che amano frequentare il mercato rionale interno ed esterno hanno segnalato alcuni episodi di nervosismo degenerati in aggressioni verbali. Gli episodi avvenuti nella seconda fase dell'emergenza sanitaria che ha visto la riapertura dei banchi dopo il lockdown sarebbero ripartiti da tensioni già segnalate lo scorso autunno.

Simone Scavullo, portavoce del Comitato cittadino nato nel rione di Sant'Ambrogio che vanta una grande storia di civismo alle spalle, tra tutti il gruppo di residenti che faceva capo a Giuseppe Sorrentino, ha sottolineato le preoccupazioni del quartiere indirizzate verso il fenomeno dell'abusivismo commerciale "Ad ottobre scorso - ha ricordato Scavullo - avevamo lanciato l'allarme e qualcuno disse che non era vero, che non c'erano problemi. Gli ambulanti in autunno ci segnalarono la presenza di abusivi che con insistenza si appostavano ai margini dell'area mercatale coperta. Basta allontanarsi pochi metri dai banchi regolamentari per trovare gli abusivi che in alcuni casi vendono persino prodotti alimentari dalle biciclette o dai carrelli della spesa".

Nel corso degli ultimi 20 anni si sono ripetute le richieste di presidi fissi, passate anche per l'ipotesi di riutilizzare vani del Mercato coperto da destinare a posti di guardia oltre a realizzare un locale ad hoc con l'allestimento della nuova piazza Ghiberti.

Il precedente del controllo. Nel 2010 l'allora vice sindaco Dario Nardella annunciava "Dalla prossima settimana la polizia municipale pattuglierà in modo sistematico l’area del mercato, creando un presidio per il controllo del territorio, della sosta e della corretta gestione dei banchi" l'iniziativa era frutto della sperimentazione dell'apertura dei banchi anche al pomeriggio "perché rafforzerà l’attrattività del mercato e sarà una grande opportunità sia per gli operatori che per i cittadini”.

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