Attualità giovedì 30 settembre 2021 ore 20:20
Tavoli all'aperto, si apre il caso delle proroghe
Tornano a far discutere i tavolini all'aperto. Le concessioni gratuite per la pandemia sono in scadenza ma chi ne ha usufruito chiede la proroga
FIRENZE — Il suolo pubblico concesso gratuitamente per allestire i tavolini all'aperto è in scadenza al 31 Dicembre, cosa accadrà dopo? Chi ne ha usufruito in questi mesi ha già chiesto una proroga del provvedimento ma l'operazione ha fatto molto discutere ed ha fatto tribolare i cittadini per la perdita dei posti auto e moto.
Sul tema QUInewsFirenze a Maggio scorso ha lanciato un sondaggio che ha dato questo risultato.
Se in un primo momento, infatti, sull'onda dell'emergenza sanitaria, quelle isole sono apparse come "un graduale ritorno alla normalità" dopo alcune settimane sedie e tavolini all'aperto sono diventati un peso per i residenti in cerca di un posto per parcheggiare la propria auto vicino casa. Per non contare i residenti che si sono lamentati di alcune strade diventate veri e propri locali all'aperto perché completamente occupate dai tavolini.
Il segretario generale di Confartigianato Firenze Jacopo Ferretti ha rotto gli indugi "La concessione gratuita del suolo pubblico all'aperto per i tavolini e le sedie dei locali cittadini è stata una misura importante sia per incentivare l'economia in un momento di estrema crisi sia per garantire la sicurezza nel difficile contesto sanitario che abbiamo e stiamo ancora attraversando. Confidiamo quindi che l'agevolazione venga rinnovata e insieme regolamentata per il prossimo futuro”.
A stretto giro è arrivata anche la richiesta di Tni Italia “Ci aspettiamo una proroga della concessione gratuita dei tavolini all'aperto per i locali fiorentini, in scadenza il 31 Dicembre. Riteniamo però che Palazzo Vecchio debba aiutare anche i locali che non hanno spazi all'esterno per mettere i tavolini. Come? Garantendo degli spazi all'esterno, anche più lontani dal locale, oppure con agevolazioni sulla Tari o su altre imposte comunali. Altrimenti a pagare di più saranno queste attività che non hanno la possibilità di sfruttare la concessione gratuita del suolo pubblico” ha detto Raffaele Madeo, portavoce di Tni Italia, il sindacato che tutela le imprese della ristorazione e ricettive nato nel capoluogo toscano nel Marzo 2020.
Una operazione, quella delle concessioni gratuite chiesta a gran voce dagli operatori del commercio e risultata utile per ampliare l'area della somministrazione quando era impedito l'accesso all'interno dei locali ma i cittadini hanno tribolato esternando di volta in volta il loro disappunto per le siepi o per i teli d'erba stesi sui posti auto.
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