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Attualità venerdì 16 dicembre 2022 ore 13:08

Rinviato lo sfratto della moschea

Il sindaco "Ringrazio gli ufficiali giudiziari per il comportamento esemplare" e "a Firenze non c’è spazio per chi vuole negare il diritto a pregare"



FIRENZE — Rinviato lo sfratto per i locali adibiti a moschea nel centro storico di Firenze, presso piazza dei Ciompi. 

Il sindaco Dario Nardella ha commentato "Ringrazio le forze dell’ordine e gli ufficiali giudiziari per il comportamento esemplare all’insegna del rispetto della legge e dell’equilibrio nella valutazione della situazione relativa allo sfratto di questa mattina, evitando così eventuali gravi problemi di ordine pubblico. Ora più che mai invito tutta la città, a partire dalle istituzioni, a contribuire all’individuazione di una soluzione duratura per il centro di preghiera della comunità mussulmana, in un clima di rispetto e armonia. Il Comune farà la sua parte in questa direzione con sempre maggiore impegno e in costante rapporto con la prefettura. Firenze è da sempre città del dialogo interreligioso e interculturale: nella nostra città non c’è spazio per chi vuole negare il diritto a pregare delle persone". L'assessore al Welfare Sara Funaro presente in piazza dei Ciompi ha aggiunto "Ringrazio la prefettura, le forze dell’ordine e gli ufficiali giudiziari per la grande collaborazione e la sensibilità dimostrata. Alla luce del rinvio dello sfratto, la comunità islamica avrà più tempo per trovare una soluzione concreta, individuando uno spazio che permetta l'esercizio della libertà religiosa e il diritto a pregare tutelato dalla nostra Costituzione".

Nelle scorse ore il Comitato per la sicurezza pubblica riunito dal prefetto Valerio Valenti aveva alzato l'allerta mentre da Palazzo Vecchio il sindaco e l'assessore al Welfare avevano fatto appello alla "responsabilità" per trovare una soluzione. Il caso ha sollevato forti polemiche in Consiglio comunale tra le opposizioni di destra e di sinistra, la Lega ha organizzato in Borgo La Croce un presidio per la legalità, in linea con Fratelli d'Italia che ha chiesto al sindaco equilibrio nella gestione degli sfratti.

Il primo intervento è però giunto oggi dal vice presidente vicario del Consiglio Comunale Emanuele Cocollini con il consigliere Antonio Montelatici "Questa mattina è stata scritta una brutta pagina per Firenze e per lo Stato italiano. Il rinvio dello sgombero della moschea di piazza de' Ciompi significa lanciare il messaggio che la legge può essere non rispettata senza alcuna conseguenza. E non ci si venga a parlare di diritto all'esercizio del culto religioso garantito dalla nostra Costituzione, perché per esercitare un diritto occorre prima assolvere ai propri doveri di cittadini. Cosa che la comunità islamica fiorentina non ha fatto, occupando un immobile ed impedendo alla proprietà di poterlo riavere nella propria disponibilità. Povera Firenze, povera Italia".


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