Attualità giovedì 04 giugno 2020 ore 16:11
Riapre il museo antropologico più antico d'Italia
Il nucleo originale dell’esposizione di via del Proconsolo risale alle raccolte medicee e a quelle del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana
FIRENZE — Riaprono le porte del Museo di Antropologia ed Etnologia dell’Università di Firenze, il più antico in Italia nel suo genere che presenta la storia dei popoli del mondo e delle loro culture. A partire dal 6 giugno torna accessibile su prenotazione.
Il nucleo originale dell’esposizione di Palazzo Nonfinito risale alle raccolte medicee e a quelle del Granduca Pietro Leopoldo di Toscana, ma le collezioni col tempo si sono arricchite grazie ai viaggi di esplorazione e alle spedizioni intraprese dal XVI secolo in poi, come quella di James Cook nel Pacifico, quella di Odoardo Beccari in Nuova Guinea e molte altre più recenti, come quella di Fosco Maraini in Giappone.
Il Museo, fondato nel 1869 da Paolo Mantegazza che fu anche il primo in Italia a ricoprire una cattedra universitaria di Antropologia conserva 30.000 manufatti etnografici, raccolti nell'arco di cinque secoli e provenienti dai cinque continenti, oltre a 7.000 reperti antropologici che vanno dalla preistoria all'epoca moderna, 40.000 stampe fotografiche e 7.000 negativi, 800 calchi anatomici in gesso, 80 strumenti scientifici e un ricco archivio di lettere, documenti e manoscritti.
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