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Attualità venerdì 30 settembre 2022 ore 09:31

Quel museo invisibile dei reperti sacrificabili

Una perdita di tempo, questo sono i reperti archeologici per Firenze. Anche le mura medioevali sull'Arno passano come un "ritardo" sul cronoprogramma



FIRENZE — Le mura medioevali ritrovate sotto piazza Goldoni, lungo l'Arno fiorentino, passano alle cronache come l'ennesimo ostacolo al completamento di un cantiere sospeso per l'intervento della Soprintendenza.

"Rispetto al cronoprogramma si scontano una ventina di giorni di ritardo a causa di uno stop legato al ritrovamento di ulteriori reperti archeologici a inizio Settembre. Si tratta paramenti verticali di epoca medioevale, cinta muraria ed edifici adiacenti, che hanno comportato un nuovo intervento dei tecnici della Soprintendenza" insomma, una perdita di tempo. 

La culla del Rinascimento, il museo a cielo aperto, la città d'arte per antonomasia continua a scoprirsi e ricoprirsi. I ritrovamenti degli ultimi 40 anni riempirebbero un intero museo della Firenze sotterranea. 

Ancora una volta i lavori proseguono con la copertura e la ripavimentazione del cantiere senza che nulla rimanga a vista. Una costante dai tempi del grande scavo di piazza della Signoria.

Molte città europee, ma anche tanti piccoli Comuni italiani, hanno scoperto il vetro che consente di lasciare memoria visiva del sottosuolo. Una soluzione che poteva essere adottata nel sottopasso di viale Lavagnini, ad esempio (qui la proposta), o la necropoli di via Valfonda analizzata durante la kermesse Tourisma 2018 (Tourisma 2022 è in corso da oggi a Firenze fino al 2 Ottobre), ed ancora i ritrovamenti di epoca Romana nel parcheggio di Santa Maria Novella. Non dimenticando l'area del Porto Leopoldino rinvenuta sulla riva sinistra dell'Arno, all'Isolotto. 

I buoni propositi. La Soprintendenza vorrebbe esporre almeno il materiale repertato durante gli scavi degli ultimi anni ma l'operazione è in stallo da tempo in mancanza di mezzi e di un luogo da utilizzare per la mostra. Il Comune di Firenze avrebbe in progetto la ricostruzione del Porto Leopoldino, così come riportato nel Masterplan delle Cascine, ma anche in questo caso tutto si è fermato.


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