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Attualità lunedì 07 dicembre 2020 ore 12:04

I negozi riaprono ma è guerra alle vendite online

"Rischiamo di raccogliere le briciole" il vicinato ha riacceso le vetrine sulle strade ma ha dichiarato guerra alle piattaforme dell'e-commerce



FIRENZE — Toscana in zona arancione e riapertura dei negozi nel fine settimana ma tra i commercianti è grande la paura di non riuscire a recuperare le perdite con lo shopping natalizio. Nel mirino dei negozi di vicinato ci sono gli acquisti a distanza sulle piattaforme di e-commerce.

Timidi segnali nel fine settimana anche nella città di Firenze dove il maltempo si è abbattuto sulle riaperture delle attività non alimentari e gli esercenti di vicinato hanno lanciato l'appello ad acquistare locale. 

"Dobbiamo lottare non solo contro il virus ma anche contro un’assurda burocrazia che ci impedisce di lavorare facendo di fatto il gioco delle grandi piattaforme online che si sono impossessate di tutto il mercato dello shopping e dei regali per le prossime festività. Ci ritroveremo solo le briciole lasciate ma in compenso avremo tutti i costi e le spese da sostenere senza aver lavorato" è quanto ha detto Aldo Cursano, presidente della Confcommercio Firenze.

Ma il vicinato ha bisogno del passaggio. Lo hanno ricordato i commercianti del centro storico di Firenze che si sono radunati in Borgo San Jacopo, a pochi passi dal Ponte Vecchio, sotto le insegne del Gruppo Commercianti Uniti con un flash mob di protesta. Monica Coppoli e Sarah Furlan, hanno spiegato "Il Natale sarà strano e povero. Anche se riapriremo, in pochi faranno acquisti. Riapriremo, sì, ma la prospettiva è quella di avere i negozi vuoti".

Claudio Bianchi, presidente Confesercenti metropolitana di Firenze ha detto “Siamo penalizzati da un meccanismo stop and go che mortifica ed annichilisce il lavoro, l’impresa, gli investimenti e chiunque progetti di continuare a mandare avanti la propria attività autonoma. Il complesso meccanismo della vaccinazione di massa potrà dispiegare i propri effetti solo nel corso di tutto il 2021. Servono aiuti veri, concreti, sostanziali, che non tengano conto, per esempio del Codice Ateco, ma del calo sostanziale del fatturato ed interventi seri sul taglio affitti commerciali, azzeramento tasse 2021, web tax e credito. Più politica e scelte coraggiose, meno accanimento burocratico, please".     

Anche il Consiglio comunale di Firenze spinge per la web tax, lo hanno reso noto il presidente della Commissione sviluppo economico di Palazzo Vecchio, Enrico Conti, e la consigliera Barbara Felleca "Ci sembra adesso opportuno sollecitare Governo ed Unione Europea a mettere in campo le misure utili a favorire la digitalizzazione delle PMI, da finanziarsi anche attraverso una tassazione più equa delle grandi piattaforme di e-commerce, garantendo il principio che i proventi della tassazione degli utili ricadano sugli Stati nei quali si realizzano i ricavi delle vendite dei beni e servizi. La digitalizzazione e l’e-commerce rappresentano, infatti, una occasione di sviluppo e valorizzazione dei nostri artigiani e commercianti che non possiamo non cogliere. Per questo abbiamo chiesto al Governo di varare provvedimenti finalizzati alla de-fiscalizzazione degli investimenti per la digitalizzazione delle Piccole Imprese, ed a valutare la possibilità di introdurre, rispetto alle grandi piattaforme e-commerce, una web tax da dedicare anche a questo fine”.


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