Attualità giovedì 27 giugno 2019 ore 18:25
Firenze dichiara guerra agli affitti brevi
Il primo cittadino del capoluogo sposa la petizione che invita a rivedere le regole del settore imponendo maggiori limiti alle attività ricettive
FIRENZE — Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha deciso di sottoscrivere la petizione internazionale lanciata dai Comitati civici di diverse città d’arte per "limitare la proliferazione degli affitti a breve termine" (vedere articoli collegati). Il Gruppo 25 Aprile, Bergamo Bene Comune e l'associazione Progetto Firenze sono alla testa del gruppo civico europeo che chiede alle municipalità delle città d'arte di aderire alla sottoscrizione della lettera inviata al Parlamento Europeo e alla Commissione Europea per imporre un controllo sugli affitti brevi.
“Si tratta di una scelta di buon senso - commenta oggi il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi - anche sotto il profilo amministrativo, perché il meccanismo che si è innescato grazie soprattutto alle piattaforme di prenotazione on line toglie spazio alla residenzialità, costringendo molti residenti a cercare casa al di fuori dei confini di Firenze, visto che i proprietari preferiscono cogliere l’opportunità di introiti maggiori destinando i propri immobili al mercato turistico. Una situazione che come Federalberghi da tempo avevamo denunciato, chiedendo misure per arginare questa moltiplicazione dei posti letto. Senza dimenticare il fatto che oggi, come si evince dai dati Irpet, sono più le presenze nelle strutture non ufficiali che in quelle ufficiali, e questo deve far riflettere. Perché sappiamo che nonostante gli sforzi fatti resta difficile far emergere tutte le strutture da una situazione di abusivismo, a danno non solo del rispetto della concorrenza ma anche degli utenti. Non si può pensare oggi di fare accoglienza turistica senza essere a tutti gli effetti struttura ricettiva e sottostare a regole che devono essere uniche per tutti”.
Il tema, lungamente dibattuto, trova da sempre la categoria degli albergatori contraria al fenomeno degli host che sono arrivati sul mercato diventando presto concorrenti delle strutture tradizionali sfruttando la lacuna legislativa e restando estranei alle regolamentazioni imposte invece alle attività ricettive registrate. Il mercato però, come confermano i dati citati dagli stessi operatori, sembra premiare le strutture private non convenzionali e le soluzioni "esperienziali".
Anche gli inquilini appoggiano la firma del sindaco sull'appello all'Europa "Bene ha fatto il sindaco Nardella a firmare la petizione per "limitare la proliferazione degli affitti a breve termine" e governare il fenomeno dell’overturism. Non si tratta di una semplice diatriba tra turismo si/turismo no, Airbnb si/no, si tratta di fare una scelta di campo e decidere come il turismo non debba stravolgere la città a discapito dei Fiorentini, che la città la vorrebbero vivere davvero" così commenta la segretaria del Sunia, Laura Grandi che aggiunge "come Sunia, ci faremo promotori per chiedere all’amministrazione la costituzione di un tavolo ufficiale proprio a Firenze, dove tutti gli attori istituzionali e non, potrebbero sedersi per discutere della questione. L’unione fa la forza, la forza delle idee".
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