Torna Masterchef, i giudici e il rapporto con il cibo. Cannavacciuolo: «E’ amore e odio», Barbieri:«Mangio una sola volta al giorno»
Attualità lunedì 27 aprile 2020 ore 09:48
Dalla California la rarissima veduta di Firenze
Gli Uffizi hanno acquistato un'incisione risalente al 1557 da un antiquario in California. E' una delle più antiche vedute su stampa di Firenze
FIRENZE — E' una delle stampe più antiche giunte fino ad oggi che ritrae una veduta di Firenze e realizzata ad Anversa nel 1557 nella stamperia di Hieronymus Cock. La stampa, rarissima, è stata acquistata dagli Uffizi da un antiquario in California. E adesso è "tornata" a Firenze.
Risalente alla metà del ‘500 e raffigurante una veduta completa della Firenze del Rinascimento ed è una grandissima incisione su tre fogli di carta, realizzata a bulino e acquaforte e ripubblicata a Parigi nel 1601 da Paul van der Houve.
Di questa stampa ottenuta dalla matrice originale esiste solo un altro esemplare al mondo: appartenuto in passato a Leo Olschki ed esposto in una mostra alla Galleria dell’Accademia nel 1935, oggi si conserva a Stoccolma alla Kungliga Biblioteket, la biblioteca nazionale di Svezia.
La stampa, particolareggiatissima, mostra la Firenze di metà Cinquecento: cinta ancora dalle antiche mura e circondata dai campi. All’interno della cerchia muraria si possono distintamente riconoscere i principali monumento, tra i quali il Duomo, il campanile di Giotto, Palazzo Vecchio, Palazzo Pitti, la basilica di Santa Maria Novella, quella di Santa Croce.
Non ci sono gli Uffizi, che Cosimo I non aveva ancora commissionato a Giorgio Vasari: nella porzione di spazio accanto a Palazzo Vecchio è ancora visibile la struttura dell’antica chiesa di San Pier Scheraggio.
Alcuni degli edifici raffigurati, inoltre, non hanno ancora l’aspetto con cui sono conosciuti ed apprezzati oggi: il Duomo presenta ancora la sua antica facciata incompiuta, e così Santa Croce. Palazzo Pitti, da poco acquistato dai Medici, nell’incisione ha un posto prominente e sembra dominare tutta la zona d’Oltrarno.
Naturalmente non ha ancora i maestosi rondò laterali (entrambi costruiti secoli dopo), e alle spalle della reggia Boboli è raffigurato come poco più di una enorme distesa di prati, appoggiati sul fianco della collina: erano ancora di là da venire le opere che lo avrebbero trasformato in uno dei più fastosi e riusciti esempi di giardino all’italiana, modello in Europa nel ‘600 e nel ‘700.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI