Cultura sabato 30 settembre 2017 ore 15:21
Ventimila visitatori per Uffizi live
La seconda edizione della rassegna ha quasi raddoppiato le presenze rispetto al 2016. Diciotto eventi con 1.600 persone alla serata finale
FIRENZE — Si è appena conclusa Uffizi Live, la manifestazione che ha proposto un suggestivo dialogo fra arti performative e spazi e opere della Galleria, con spettacoli organizzati il martedì sera in orario di apertura straordinaria del Museo. Avviata nel 2016, la rassegna, grazie al ricco e eterogeneo programma, ha registrato nelle 18 serate un crescente successo di pubblico, con un incremento totale del 94% nel numero dei visitatori rispetto alla prima edizione.
Lo spettacolo di questa edizione che ha registrato il maggior numero di presenze è stato AD-AR-TE con Tre noccioli del Duecento, nella serata del 12 settembre, con un totale di 1.677 visitatori.
Alla rassegna #UffiziLive 2017 hanno partecipato artisti italiani e stranieri.
“Ringrazio agli artisti che hanno partecipato a questa edizione, selezionati fra oltre 250 candidature - ha commentato il direttore Eike Schmidt - Le Gallerie degli Uffizi hanno offerto ai visitatori un’esperienza unica: guardare le opere da prospettive del tutto inaspettate, in modo più libero e coinvolgente rispetto alla visita tradizionale. Per la prima volta, l’hip hop è entrato agli Uffizi; un concerto che riproduceva i suoni degli insetti ha dato al pubblico l’impressione di immergersi nel prato della Primavera; ma abbiamo anche potuto ascoltare musica tradizionale negli spazi della mostra “Facciamo presto”, grazie alla quale sono stati raccolti 649mila euro a favore delle zone terremotate della Regione Marche. Tra le tante occasioni di concreto dialogo fra opere d’arte e esperienze performative dal vivo, ricordiamo musica classica e moderna al violoncello, suonata a sorpresa davanti alle opere, e madrigali seicenteschi eseguiti davanti a Caravaggio e Artemisia Gentileschi. Nel complesso dunque, è stata un’esperienza con ottimi riscontri numerici, dovuti anche al carattere veramente innovativo e sperimentale di un’iniziativa che ha aperto tante nuove possibilità di riflessione sui nostri capolavori”.
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