"Tramvia, la linea 2 partirà a settembre"

Lo ha dichiarato l'assessore al traffico Giorgetti: "La sospensione dei lavori non sposterà l'impegno di mettere in esercizio la linea subito dopo agosto"

FIRENZE — Palazzo Vecchio cerca di calmare le acque dopo l'allarme lanciato dalle ditte che lavorano in subappalto sulla nuova linea 2 della tramvia in merito ai ritardi dei pagamenti da parte di Grandi Lavori Fincosit. Una situazione così grave da costringerle ad annunciare la sospensione dei lavori (vedi qui sotto gli articoli collegati). L'assessore al traffico, Stefano Giorgetti, ritiene però che il problema possa essere superato senza generare nuovi ritardi nella messa in esercizio della nuova linea, prevista per i primi giorni di settembre.

"L’amministrazione comunale si è sempre impegnata e continuerà a impegnarsi per risolvere le problematiche relative ai pagamenti delle ditte subappaltatrici impegnate nelle opere civili della linea 2 - si legge in una nota di Giorgetti - Nelle scorse settimane ci sono state riunioni specifiche e altre ce ne saranno fino alla risoluzione delle criticità".

"La realizzazione delle linee tranviarie viene effettuata tramite lo strumento del project financing - spiega Giorgetti - Non essendo un appalto del Comune, noi non possiamo pagare direttamente i subappaltatori. Sono le imprese che , all’interno del concessionario Tram Spa, hanno in carico l’esecuzione delle opere civili a dover fare i versamenti alle ditte".

"Come Comune ribadiamo di non aver nessun problema a pagare le sue quote relative ai diversi stati di avanzamento e di averlo fatto con puntualità, anche prima della scadenza prevista - prosegue Giorgetti - Al momento sono in predisposizione i pagamenti relativi a gennaio e febbraio che saranno perfezionati non appena arriveranno le fatture".

"Per quanto riguarda poi gli eventuali ritardi sui lavori che potrebbero pregiudicare la messa in esercizio della linea - scrive ancora l'assessore al traffico - la sede tranviaria è praticamente conclusa dal punto di vista delle opere civili e stanno operando le ditte che si occupano degli impianti tecnologici. Restano invece da completare da parte delle ditte “civili” le sistemazioni urbanistiche. Questa sospensione annunciata dalle subappaltatrici non dovrebbe incidere sulle tempistiche dei collaudi e sulla messa in esercizio, se non indirettamente".

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