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Attualità giovedì 24 settembre 2020 ore 17:11

Tour gratuiti vietati a Firenze ma amati nel mondo

Le organizzazioni internazionali del settore che sostengono l'attività dei free tour si sono schierate contro la decisione del Comune di Firenze



FIRENZE — La notizia della messa al bando dei tour gratuiti nel capoluogo toscano è rimbalzata in Europa dove è stata raccolta da alcune organizzazioni che promuovono il nuovo servizio dilagante sul web e molto apprezzato all'estero dove le guide in crisi a causa della pandemia lo stanno usando come "soluzione al nuovo paradigma del settore turistico" per "la versatilità e la libertà che offrono" e perché "non dipendono esclusivamente dal turista straniero".

Secondo Palazzo Vecchio "Offrono tour della città presentati come esperienze gratuite, ma svolgono di fatto un vero e proprio servizio di guida turistica abusiva". A replicare all'amministrazione fiorentina sono stati alcuni avvocati spagnoli. GuruWalk, una startup spagnola tra le più grandi comunità di tour gratuiti al mondo, presente in 105 paesi, ha messo in campo degli avvocati indipendenti per difendere la legalità dei tour gratuiti di fronte alle modifiche apportate al regolamento della città di Firenze

La discussione ha avuto origine a seguito delle segnalazioni giunte sul tavolo dell'assessorato al turismo che ha chiesto agli uffici di studiare una procedura per consentire alla municipale di ricondurre il servizio ai casi sanzionabili ai sensi della legge regionale. 

"Si tratta di attività abusiva di guida turistica che va a danno di tutto il settore e dello stesso visitatore" ha sottolineato l'assessorato competente che ha così motivato la decisione "Nei siti internet dedicati, l’attività viene descritta con caratteristiche e modalità incentrate sulla socialità e sulla condivisione di un’esperienza messa gratuitamente a disposizione del turista, ponendo l’accento sull’offerta libera del fruitore del servizio, senza un tariffario della prestazione. Di fatto, il servizio configura l’attività di guida turistica disciplinata dalla legge regionale: è guida turistica “chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone con lo scopo di illustrare le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche, nonché le risorse produttive del territorio (…) Per l’esercizio della professione di guida turistica è necessario il possesso dei seguenti requisiti ... i corsi e l’esame obbligatorio per ottenere la qualifica di Guida e accedere alla professione con il rilascio da parte del Comune di un apposito tesserino di riconoscimento. Ed è proprio quello che fanno, senza titolo, i cosiddetti “free tours”: in entrambi i casi infatti le attività sono rivolte a turisti singoli o gruppi di persone, ai quali viene fatta conoscere la città di Firenze sotto vari aspetti, monumentali, culturali, artistici e che comunque al termine del servizio, il privato riconosce al soggetto un corrispettivo in denaro. L’assenza di un tariffario rappresenta un tentativo di aggirare la normativa regionale sotto il profilo dei requisiti professionali, che al contrario di quanto avviene per le guide turistiche, non è dimostrabile tramite l’attestato di formazione rilasciato dalla Regione Toscana e il rilascio da parte del Comune dell’apposito tesserino di riconoscimento".

La replica degli avvocati spagnoli. "Dal punto di vista delle guide turistiche, non vi è alcuna violazione dei diritti contenuti nella normativa europea, né nello stesso diritto del lavoro italiano - è la posizione assunta dall'avvocato Inmaculada Estrems, con oltre quindici anni di esperienza - la libertà di fornire servizi è una delle libertà fondamentali e del principio fondamentale del Trattato sull'Unione Europea". Manuel Barba, avvocato e specialista in marketing legale ha aggiunto "Nel nuovo modello di servizio paghi solo se sei soddisfatto. La remunerazione è variabile, un rischio che la guida accetta. Slealtà? No, innovazione nel modello di business". Reimel Ariosa, avvocato di uno studio legale specializzato in startup e nuove tecnologie conclude "Che l'utente del tour gratuito decida il prezzo del servizio è pienamente compatibile con la legge sulla concorrenza come citato nella recente sentenza della Corte di giustizia dell'UE".


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