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Cronaca giovedì 16 novembre 2017 ore 13:49

Armi, violenza e quintali di cocaina purissima

Servizio di Dario Pagli

Inedita collaborazione tra polizia italiana e olandese per stroncare una spietata organizzazione albanese che riforniva di droga anche i clan a Bari



FIRENZE — La rotta della droga partiva dal Sud America e arrivava in Olanda per portare enormi partite di cocaina e marijuana in Italia e in Inghilterra in auto dotate di doppifondi schermati con il piombo per ingannare i cani antidroga e apribili solo con un telecomando. A gestirla era l'organizzazione criminale albanese scoperta dalla squadra mobile della questura di Firenze e dalla polizia olandese, unite per la prima volta nella Joint investigation team, squadra investigativa comune creata nel dicembre 2016. Le indagini sono partite da una cellula fiorentina della banda e hanno permesso di risalire a sette suoi esponenti, tutti arrestati tra Amsterdam e Rotterdam per traffico internazionale di droga, detenzione di armi e riciclaggio. A disporre gli arresti è stata l'autorità giudiziaria dei Paesi Bassi.

In meno di un anno di indagini sono stati arrestati trenta indagati, sequestrati 140 chili di cocaina, 700 chili di marijuana oltre a otto armi da fuoco automatiche e semiautomatiche e una bomba a mano. L'organizzazione albanese, che riforniva di droga anche alcuni clan baresi, usava infatti anche metodi violenti per i suoi regolamenti di conti. Sotto sequestro anche quattro milioni di euro in contanti, auto e un esercizio commerciale.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati anche sei esponenti dei clan baresi Di Cosimo e Parisi che nell'organizzazione albanese avevano ormai trovato un fornitore affidabile di sostanze stupefacenti che poi erano messe in vendita nelle principali piazze dello spaccio pugliesi.

La potenza dell'organizzazione criminale era tale che ogni quindici giorni era in grado di far entrare in Italia almeno venti chili di cocaina pura al 97 per cento. Le indagini congiunte sulla rete e sugli affari dell'organizzazione criminale internazionale ora vanno avanti.


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