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Attualità mercoledì 23 settembre 2020 ore 12:16

"Stadio? Firenze e Campi pari" e per i fiorentini?

Foto del sindaco Emiliano Fossi

Rocco Commisso dopo la visita al sindaco di Firenze è stato a trovare il primo cittadino di Campi Bisenzio, sul tavolo il nuovo stadio di proprietà



FIRENZE — Nuovo stadio a Campo di Marte, in una zona di Firenze già urbanisticamente satura ma nata con la vocazione sportiva e militare che potrebbe tornare ad essere un'area ludica con la chiusura del viale Paoli e la recinzione degli impianti oppure uno stadio a Campi Bisenzio in un'area da urbanizzare? Rocco Commisso è tornato a Firenze dopo 7 mesi di assenza per sciogliere definitivamente il nodo e decidere dove investire. Anche i fiorentini dopo anni di discussione si sentono chiamati in causa per una scelta.

Lo stadio a Campi Bisenzio sarebbe di proprietà esclusiva della Fiorentina, realizzato da zero su un terreno edificabile già opzionato mentre per Campo di Marte si tratta di risolvere il dilemma architettonico legato al vecchio impianto sportivo degli anni '30 su un lotto già saturo e ben definito, dove l'amministrazione comunale detiene una responsabilità e potere decisionale, eppure Rocco Commisso mette le opzioni sullo stesso piano. "Firenze e Campi Bisenzio sono alla pari" ha detto.

Dopo la visita a Palazzo Vecchio dove ha incontrato Dario Nardella esternando l'intenzione di "Buttare giù" l'Artemio Franchi, Commisso è tornato da Emiliano Fossi, primo cittadino di campi Bisenzio per l'altra opzione quella che riguarda uno stadio completamente nuovo.

A giudicare dalle parole di Commisso la prima opzione resta Campo di Marte dove l'investimento però è legato alla libertà di abbattere l'Artemio Franchi "qualcosa possiamo salvarla" ha detto "ma se ci metto io i soldi voglio fare una cosa bella". Le condizioni necessarie restano "velocità dei tempi e controllo diretto del progetto" che su un tessuto urbano già saturo appaiono più complesse rispetto all'intervento su un terreno edificabile.

Punti a favore di Campi Bisenzio "Potremmo realizzare tanti parcheggi" ha sottolineato Commisso, per la facilità di manovra sull'impianto urbanistico che sarebbe da ridisegnare interamente.

L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze è intervenuto commentando “Demolizioni del Franchi? Non scherziamo, non starei nemmeno a parlarne. La messa in sicurezza e l’adeguamento sismico sono assolutamente possibili. Ma per lo stadio credo sia necessario altro, un progetto complessivo sulla viabilità e la garanzia di poterlo raggiungere in maniera adeguata e sicura”, così il presidente Giancarlo Fianchisti che ha aggiunto “Sono necessari posti auto, tramvia, soluzioni sulla viabilità e anche un parcheggio interrato se ci sono le condizioni giuste. L’importante è fare un progetto integrato: è inutile fare uno stadio bellissimo, quando fuori è un disastro. Lo stadio a Campi, presenta di certo molti meno vincoli rispetto a Campo di Marte, ma non sta a noi entrare in queste scelte”.

L'Ordine degli Architetti di Firenze ha commentato “Vogliamo ricordare al sindaco Nardella quanto da lui stesso dichiarato nelle scorse settimane, riportato anche dalla stampa, quando sosteneva che 'credo che nessuno, nemmeno i tifosi, voglia che il Franchi venga completamente raso al suolo. Questo è un impegno che mi sento assolutamente di prendere perché ogniqualvolta sono emerse proposte, idee, progetti da parte della Fiorentina sullo stadio, non ho mai sentito parlare di distruzione o devastazione del Franchi'. Siamo quindi certi che il Comune di Firenze manterrà ferma la sua posizione e vorrà riportare ordine dopo le ultime affermazioni di Commisso, in cui si parla invece di 'distruggere e rifare da capo'. In attesa che il sindaco ribadisca l'impegno preso e di conoscere quello che vorrà fare la proprietà della Fiorentina, se abbandonare la 'strategia della ruspa' per indirizzare magari le proprie scelte su terreni incolti nei quali la ruspa non serve perché non c'è niente da demolire, si ripropone comunque la questione di Campo di Marte e il Comune dovrà finalmente decidere cosa fare. La nostra proposta rimane la stessa: si faccia un concorso internazionale e il Comune di Firenze, proprietario dello stadio Franchi, dimostri che si può fare un ottimo progetto per uno stadio all'avanguardia e sicuro, nel quale i calcinacci siano solo un lontano ricordo".

Il prossimo appuntamento della presidenze viola è a Roma con il Mibact sul progetto per lo stadio a Campo di Marte. Commisso non ha nascosto la grande aspettativa riposta nell'emendamento sugli stadi che libererebbe le strutture dal vincolo delle soprintendenze. 


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