Lavoro lunedì 25 maggio 2015 ore 17:41
Scuole dell'infanzia in sciopero
Adesione dell'80% (dati Cgil) alla protesta organizzata contro la decisione del Comune di appaltare a privati il turno pomeridiano in alcune strutture
FIRENZE — In contemporanea allo sciopero è stato organizzato un presidio davanti a Palazzo Vecchio a cui hanno preso parte un centinaio di operatori che hanno scandito a lungo lo slogan "L'infanzia non si appalta".
"Con il piano del Comune 56 sezioni di scuola d'infanzia saranno affidate a un privato con una spesa di 1 milione e 515mila euro - hanno spiegato i promotori della mobilitazione - Con la stessa cifra si potevano fare altre scelte come dare incarichi annuali a tanti insegnanti che stanno superando le prove del concorso pubblico e che quindi saranno idonei per l'insegnamento. Ma soprattutto non si sarebbe compromesso il modello fiorentino di scuola dell'infanzia: il progetto di appaltare le sezioni di pomeriggio è un grave arretramento, un passo indietro ai tempi in cui la scuola dell'infanzia non aveva alcun profilo educativo".
"Lo sciopero di oggi ha creato disagi a tante famiglie - ha commentato il sindaco Dario Nardella - Mi sono arrivate molte lettere di genitori a disagio perchè costretti a tenere a casa i figli a causa del disservizio che i sindacati hanno creato con questo sciopero. L'infanzia non sciopera e non si usano i bambini per le campagne elettorali".
"Chi parla di privatizzazioni è in malafede e non stupisce perchè siamo a 5 giorni dalle elezioni - ha aggiunto il primo cittadino - Invito insegnanti e genitori a non farsi utilizzare per tornaconti elettorali di partiti, movimenti o candidati. Noi apriamo al privato sociale e non a imprese profit per aumentare quantità e qualità del servizio scolatico".
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