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Attualità lunedì 11 maggio 2015 ore 19:28

L'infanzia non si appalta, i genitori non mollano

foto inventati.org

Nuovo presidio nella sede della direzione istruzione del Comune per rispondere al servizio di ricevimento genitori organizzato dalla giunta comunale



FIRENZE — I genitori hanno chiesto ulteriori chiarimenti sulla prossima uscita del bando del capitolato d’appalto relativo ai pomeriggi delle scuole dell’infanzia, per il prossimo anno scolastico, a cooperative e altri soggetti privati.

"Il dirigente incaricato ha parlato di prossima uscita del bando e quindi l’amministrazione non intende assolutamente fare marcia indietro sulla decisione presa senza aver minimamente informato i genitori - si legge in un comunicato stampa del comitato L'infanzia non si appalta - I genitori sono stati rassicurati sulla compresenza di insegnante del Comune e insegnante fornito dai nuovi soggetti privati dalle 11,30 alle 13,30, per le uscite didattiche e nel periodo dell’inserimento (i primi 7 giorni di scuola).  Ma non ci sarà alcuna turnazione mattina/pomeriggio fra le due insegnanti e si verrà quindi meno ai principi basilari della continuità didattica e pedagogica".

"Solo e soltanto se la gara dovesse andare deserta - spiegano ancora i genitori - la scuola dell’infanzia potrà rimanere come è adesso perché in quel caso il Comune potrebbe utilizzare la graduatoria del concorso che si sta svolgendo e che terminerà entro fine luglio e procedere con assunzioni a tempo determinato".

Il comitato ricordiamo che, con delibera del 10 aprile, è stato votato il piano occupazionale per le nuove assunzioni: solo 7 di queste riguardano le scuole dell’infanzia comunale, a fronte di un pensionamento di 65 insegnanti. Proprio mercoledì 6 maggio si è tenuto  lo scritto del concorso bandito per soli sette posti e rimasto sospeso per tanti mesi.

"La nostra convinzione supportata da riferimenti di legge ben precisi - dicono ancora i genitori - è che il Comune di Firenze possa procedere con tutte le assunzioni consentite dalla legge di stabilità, sulla base dalla graduatoria delle/ degli idonei che uscirà dal concorso".

“Continuiamo a lottare per il futuro dei bambini, per la qualità del lavoro e dei servizi, per Firenze e per il bene comune - dichiarano i membri del Comitato - Esigiamo risposte e chiarezza dall’amministrazione perché la scuola pubblica è nostra e dei nostri bambin e bambine. Continuiamo a rilevare la totale assenza dei nostri amministratori come punto di riferimento in questa situazione di difficoltà. Vorremmo che anche il Sindaco Nardella aprisse al dialogo con noi, dimostrando interesse per la questione”.

“Rimangono nero su bianco oltre 5000 firme raccolte, e protocollate a testimonianza di come la cittadinanza sia d’accordo con noi, segno inequivocabile che sindaco e assessora non possono far finta di non vedere - concludono i genitori - L’assessora Giachi si preoccupa dei nostri bambini in piazza quando sta preparando una sperimentazione scriteriata e senza basi pedagogiche condivise in tempi record che sicuramente non sono garanzia di una progettualità consapevole".


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