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Attualità mercoledì 10 febbraio 2021 ore 13:50

Palatucci, Firenze ricorda il questore di Fiume

La polizia ha ricordato il questore di Fiume, Giovanni Palatucci, arrestato dalla Gestapo nel 1944 e deportato al campo di sterminio di Dachau



FIRENZE — Una pietra commemorativa ed un ulivo impiantato hanno ricordato a Firenze il questore di Fiume, Giovanni Palatucci.

La cerimonia all’interno della Caserma De Laugier, con il questore di Firenze Filippo Santarelli, alla presenza del prefetto Alessandra Guidi, del vice sindaco Alessia Bettini, del presidente della Comunità ebraica Enrico Fink, del Rabbino Capo di Firenze Gadi Piperno, del Cappellano provinciale della polizia monsignor Luigi Innocenti e del presidente della Sezione A.N.P.S. di Firenze Sergio Tinti.

Filippo Santarelli ha detto ”Giovanni Palatucci è un eroe del suo tempo e di ogni tempo. Esempio per giovani poliziotte e poliziotti di come si possa sempre agire con senso di umanità, improntando le nostre azioni al senso di responsabilità civile ed al rispetto della coscienza”. Alessandra Guidi ha aggiunto “Il Questore Palatucci rappresenta un esempio, come cittadino e come servitore dello Stato. È una testimonianza e un monito per tutti noi che rivestiamo ruoli pubblici a indirizzare il nostro agire quotidiano a un rispetto delle regole che non deve essere mai disgiunto dal senso della giustizia sostanziale e dell’umanità. Solo cosi renderemo veramente onore alla sua memoria e saremo garanti della nostra Democrazia”.

Nato a Montella, in provincia di Avellino nel 1909, il Funzionario di Pubblica Sicurezza Giovanni Palatucci nel 1937 venne assegnato a Fiume, dove assume dapprima il ruolo di Dirigente dell’allora Ufficio Stranieri e poi, dal 1943, quello superiore di Questore Reggente. Nel 1944, dopo aver aiutato numerose persone a sottrarsi al destino riservato loro dalle leggi razziali dell’epoca, Giovanni Palatucci viene arrestato dalla Gestapo e deportato al campo di sterminio di Dachau, dove muore 76 anni fa, il 10 febbraio del 1945.

Giovanni Palatucci è stato riconosciuto nel 1990 dallo Yad Vashem di Gerusalemme “Giusto tra le nazioni” e nel 1995 è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione "Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l'arresto e la deportazione. Fedele all'impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l'occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all'arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, dove sacrificava la giovane vita".


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