Attualità mercoledì 22 luglio 2015 ore 13:35
Nessun referendum sulla nuova moschea
Il sindaco Dario Nardella ha respinto al mittente la proposta di Forza Italia: "Bene il dialogo, ma no a consultazioni per aprire un luogo di culto"
FIRENZE — La nuova moschea si farà. Parola del sindaco Dario Nardella, che su questo punto ha voluto rimarcare la continuità con l'amministrazione precedente.
"Seguiremo con grandissima attenzione gli sviluppi di questa vicenda - ha spiegato il sindaco al termine del Consiglio della città metropolitana -, perché la nascita di un luogo di preghiera come la moschea sia pienamente integrata nella città dal punto di vista architettonico urbanistico e religioso e perché l'apertura della moschea sia condivisa con tutte le comunità musulmane che ci sono in città e che sono molte. Occorre poi che la moschea sia un luogo esclusivamente di preghiera".
Un punto quest'ultimo che il sindaco ha voluto chiarire. "Siamo pronti - ha detto Nardella - a usare le migliori esperienze già sperimentate in Italia per valorizzare le moschee come luoghi di preghiera e prevenire strumentalizzazioni da parte di movimenti politici islamici che hanno obiettivi diversi da quelli culturali e religiosi".
Il luogo scelto per costruire la nuova moschea sembra essere stato ormai deciso e dovrebbe essere l'ex deposito Ataf di Varlungo, area sud est della città. L'intenzione dell'amministrazione è quella di dialogare con tutti e alla fine collocare la struttura in un'area non isolata.
"L'isolamento - ha concluso Nardella - crea radicalismo e il radicalismo può creare violenza. A Firenze non possiamo accettarlo, per questo la strada e' quella del confronto e dell'integrazione".
Il sindaco ha chiarito a questo proposito che non ci sarà alcun referendum per decidere su dove o se costruire la nuova struttura, come aveva invece chiesto Forza Italia. "Non e' mai stato fatto un referendum per aprire una chiesa o un luogo di culto m- ha spiegato il sindaco -. Altrimenti li dovremmo fare per gli ebrei, i copti, gli ortodossi e cristiani. Questa cosa non e' mai esistita. Sfido il centrodestra a entrare nel merito della questione e non buttarla in caciara".
Una posizione, quella di Nardella che fa il paio con quella espressa dall'ex assessore all'urbanistica e ora consigliere regionale Elisabetta Meucci, che, in un'intervista alla Nazione, ha sottolineato come il referendum non sia da prendere in considerazione, visto che la costruzione di un luogo di culto è un diritto costituzionale.
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