Attualità venerdì 07 giugno 2019 ore 16:37
Sicurezza e vivibilità, nel cuore della Movida
A fare il punto sulla situazione in città sono gli esercenti del centro storico che in questo weekend vivranno la prima grande prova stagionale
FIRENZE — Con l'arrivo del bel tempo la stagione è ufficialmente iniziata e la Movida fiorentina entra nel clou delle sue iniziative, ma tengono banco i temi della sicurezza e della vivibilità. Come si sposano i diritti dei residenti con il provvedimento sulle zone rosse e le esigenze economiche di chi somministra cibi e bevande agli avventori dell'estate?
Nelle ultime ore i residenti del centro storico hanno manifestato con un flash mob, cuscini in mano, per rivendicare il diritto al riposo notturno, adesso sono i gestori dei locali a fare il punto della situazione.
Santino Cannamela, presidente cittadino di Confesercenti, dopo aver incontrato diversi imprenditori della città ha spiegato "abbiamo a cuore la questione sicurezza e vivibilità, ma, al contempo nutriamo piena fiducia nell’operato di giudici e magistratura” riferendosi alla querelle sulle zone rosse, il provvedimento disposto dal prefetto ma annullato dal Tribunale Amministrativo, sul quale il ministro dell'Interno ha dichiarato di voler rimettere mano per presentarlo nuovamente.
Il presidente ha aggiunto “In questo momento possiamo solo augurarci che sulla vicenda sia fatta piena chiarezza il prima possibile, anche superando la lentezza di certi processi decisionali. Ci auguriamo che i profili di illegittimità su cui si è basato il pronunciamento del TAR, avendo comunque a che fare con il rispetto delle normative vigenti non vengano comunque disconosciuti.”
Gli esercenti fiorentini sottolineano che, a prescindere dall'esito del provvedimento, "resta comunque la necessità di accompagnare tali provvedimenti ad un generale potenziamento, anche di carattere numerico delle forze preposte a garantire la sicurezza e il controllo del territorio” e chiedono di introdurre "nuovi e più stringenti elementi di certezza della pena nella perseguimento dei reati comuni nei confronti di cose e persone.”
Ma oltre all'identificazione delle 17 zone rosse, tornano sul tavolo le questioni che animano le notti d'estate come bivacchi e schiamazzi all'esterno dei locali per la cosiddetta Movida molesta che i cittadini del centro storico lamentano di subire e per la quale nel corso degli anni sono stati sperimentati vari interventi mirati a suon di patti sottoscritti tra esercenti, residenti ed amministrazione.
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