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Attualità martedì 22 giugno 2021 ore 14:42

Restaurato il Dante sul sagrato di Santa Croce

La statua è opera dello scultore Filippo Pazzi e fu inaugurata nel 1865 agli albori dell’Unità d’Italia nell’anno in cui Firenze diventò capitale



FIRENZE — Torna a splendere il monumento al Sommo Poeta sul sagrato della basilica di Santa Croce dopo il restauro realizzato grazie al Lions Club Firenze. Al taglio del nastro, insieme ai soci, erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore al Turismo Cecilia Del Re, la consigliera regionale delegata alle celebrazioni dantesche Cristina Giachi e la presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sanesi.

“Grazie a un intervento sostenuto e voluto dal Lions Firenze - ha detto l’assessore Del Re -, la statua di Dante torna a risplendere e rinasce nell’anno delle celebrazioni per il 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta. Un motivo in più per accompagnare queste celebrazioni e prendersi cura del nostro patrimonio artistico e storico: ecco allora che il Sommo Poeta può rappresentare non solo un motivo per venire a visitare i suoi luoghi e partecipare alle tante iniziative a lui dedicate che si stanno svolgendo nella nostra città, ma anche un’occasione per fare memoria di chi rappresenta un simbolo di Firenze e dell’Italia nel mondo”.

La statua, opera dello scultore Filippo Pazzi, fu inaugurata nel 1865 agli albori dell’Unità d’Italia nell’anno in cui Firenze diventò capitale. Il monumento, finanziato all’epoca attraverso una pubblica sottoscrizione lanciata, tra gli altri, da Giuseppe Verdi, Alessandro Manzoni e Giosuè Carducci, volle rappresentare non solo un omaggio ad uno dei simboli risorgimentali più sentiti che, per primo, codificò gli stilemi della lingua italiana, ma anche sanare idealmente la ferita prodotta nel 1301 con la cacciata di Dante Alighieri da Firenze e l’inizio dell’esilio. Il restauro, curato da Irene Giovacchini, è avvenuto in convenzione con il Comune di Firenze, sotto il controllo della Soprintendenza alle Belle Arti di Firenze e con la collaborazione dell’Opera di Santa Croce. In particolare, oltre a ripulire il basamento in marmo da muffe e licheni utilizzando tecniche non invasive, si è provveduto anche al monitoraggio della statua con una piattaforma mobile. A distanza di 156 anni, la statua gode di ottima salute.


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