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Cultura giovedì 05 settembre 2019 ore 16:00

Profumi artigianali, tra erotismo e marketing

Caterina de’ Medici, sposa del futuro Re di Francia Enrico II, è la giovane influencer che introduce i profumi a corte rendendoli uno status symbol



FIRENZE — Caterina de' Medici è la giovane influencer che nel 1500 affascina le corti europee con le essenze che diventeranno un vero status symbol. L'associazione Profumi di Boboli Spezierie Palazzo Vecchio, con il patrocinio del Comune di Firenze, promuove da martedì 10 settembre a venerdì 13 settembre presso Villa Arrivabene la mostra, ad ingresso gratuito, “La profumeria nel Rinascimento tra igiene, medicina e seduzione”. Un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta della cultura e del comportamento, della medicina, della cura del corpo e del culto religioso, dell’immaginario erotico e del commercio, con riflessi nell’arte e nella letteratura, durante il periodo rinascimentale.

La mostra è a cura di Michela Pazzanese, docente di scienze naturali e chimica, organizzata dall’associazione Profumi di Boboli e Spezierie Palazzo Vecchio, con il patrocinio del Comune di Firenze nell’ambito della rassegna “Firenze Città dei profumi”.

Attraverso testi esplicativi e immagini, anche in versione originale, accompagnati da oggetti, accessori, costumi e tessuti, si racconta la storia dell’arte profumiera, la cui origine, nel XV secolo, appartiene alla città di Firenze, dove l’uso dei profumi faceva regolarmente parte del mondo di corte e fra le dame della nobiltà. Nel Cinquecento sarà infatti Caterina de’ Medici, giovane sposa del futuro Re di Francia Enrico II, a introdurlo a corte, a influenzare la moda francese elevando il profumo a status symbol.

In mostra anche la ricostruzione di una spezieria dell’epoca, le materie prime alla base della composizione dei profumi degli antichi speziali, la distillazione delle erbe, un percorso olfattivo delle acque odorifere tra quelle più comunemente utilizzate nel Rinascimento, gli attrezzi e le tecniche utilizzati nell’arte profumiera rinascimentale. Arte che oggi prosegue fra importanti realtà del nostro territorio, la cui artigianalità resta un modello di tradizione e di eccellenza.

Nell’ambito del salone Pitti Fragranze, la rassegna si chiude con l’evento di sabato 14 settembre “L'arte del profumo. Il profumo dell'arte” presso l’Olfattorio Spezierie Palazzo Vecchio. Un percorso olfattivo sensoriale, un viaggio esplorativo alla scoperta delle infinite connessioni fra arte profumiera, figurativa e musicale. Ideato appositamente per l’Olfattorio, il percorso si realizza nella presentazione dell'opera pittorica dell’artista siriana Rand Nezha, il profumo creato da Francesca Di Massimo e la musica araba del maqam di Samer Andraws. Il quadro, il profumo e il tema musicale hanno tutti lo stesso titolo: Asli, parola araba che significa “autentico, vero”. 


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