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Attualità martedì 11 maggio 2021 ore 11:25

Nuovi binari all'ombra di Santa Maria Novella

Alle spalle del Museo Novecento ci sono anche i nuovi binari del Train Museum che fanno parte del recupero di piazza Ottaviani e via Palazzuolo



FIRENZE — All'ombra di Santa Maria Novella c'è uno slargo che passa inosservato, si tratta di piazza Ottaviani dove si aprivano le porte dell'ex cinema Ariston, oggi l'edificio è coperto da alcuni pannelli che attirano l'attenzione perché sembrano parte dell'allestimento del Museo Novecento, quasi un'opera contemporanea.

Si tratta dei lavori per la realizzazione del Train Museum, il museo destinato ad ospitare il famoso Plastico San Giuliano.

Il recupero dell'ex Ariston fa parte della "Rinascita" di via Palazzuolo annunciata nei giorni scorsi dall'assessore alla cultura, Tommaso Sacchi, che dopo la sistemazione delle facciate posteriori del Museo Novecento a Luglio 2020, ha recentemente riaperto le botteghe chiuse e abbandonate annunciandone la destinazione ad artigiani ed artisti.

L'ex Banco dei Pegni, trasformato in resort e l'ex Cinema Ariston trasformato in museo dei treni racchiudono un buco nero di Firenze fino a ieri evitato dai flussi turistici che da Santa Maria Novella preferivano proseguire verso piazza Goldoni e l'Oltrarno. 

L'ex Cinema Ariston di piazza Ottaviani, rimasto a lungo in stato di abbandono, è stato assegnato nel 2016 al marchese Giuseppe di San Giuliano che ha rilevato lo stabile di circa 1.000 metri quadrati, più volte occupato abusivamente per realizzare un museo intorno al modellino molto conosciuto tra gli appassionati del settore perché ricco di elementi tecnici e scenografici. Circa 300 metri di rotaie, gallerie, paesaggi bucolici e scene underground  accompagnano lo scorrere dei treni. L'opera è stata fino ad oggi nell'area industriale di Scandicci.


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