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Attualità domenica 30 agosto 2020 ore 09:50

Notti insonni e pipì sotto casa, l'estate in città

I residenti del centro storico che non sono riusciti a riposare si sono sfogati su Facebook dove hanno pubblicato le loro "cartoline" dell'estate



FIRENZE — Un'estate turbolenta per i residenti che hanno trascorso il mese di Agosto a Firenze. E' stato difficile dormire nel centro storico a causa delle cantonate presidiate dagli schiamazzi e delle piazze animate dalla Movida cosiddetta "molesta".

L'allarme è scattato subito, già a fine Giugno, da Sant'Ambrogio a Santo Spirito dove a suon di ordinanze comunali e disposizioni della prefettura si sono alternate pattuglie della polizia municipale, task force interforze, steward per sorvegliare il distanziamento sociale e l'uso dei dispositivi di protezione personale. Ed ancora controlli in borghese e multe fino a 400 euro per i trasgressori delle regole imposte per arginare il fenomeno.

Un intero capitolo è stato dedicato ai bagni pubblici, dopo le numerose segnalazioni e le immagini che i residenti hanno postato su Facebook mostrando l'uso dei sagrati e delle facciate nascoste per espletare i bisogni fisiologici tanto da aver riportato alla memoria l'ipotesi di mettere dei cancelli attorno alle chiese. I commercianti di Santo Spirito hanno finanziato di tasca propria  l'apertura del bagno pubblico per limitare l'uso delle strade come Vespasiani.

I residenti si sono affacciati più volte per osservare cosa stesse accadendo sotto le loro finestre, hanno scattato fotografie per poi sfogarsi sui social lanciando appelli ad una maggiore attenzione sul fenomeno. Al mattino la beffa, sotto casa hanno trovato fiumi di urina e resti delle notti brave. 

A fine Agosto la lista degli episodi è lunga, il resoconto segnala la richiesta di presidi fissi, più bagni pubblici aperti di notte, più telecamere e tra le richieste spicca la chiusura totale del centro storico alle auto, una Ztl h24 che è venuta meno però per favorire l'attività dei commercianti, messi in difficoltà dalla crisi economica dovuta all'epidemia di Covid con la conseguente perdita della clientela dei turisti stranieri.  


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