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Attualità mercoledì 12 ottobre 2022 ore 19:45

Multe, scoppia il caso politico, come fare ricorso

Bagarre politica attorno alle multe per eccesso di velocità. Lo strappo tra Matteo Renzi e Dario Nardella. I consigli di Aduc ai cittadini consumatori



FIRENZE — Le multe agitano Palazzo Vecchio, le contravvenzioni che nelle ultime settimane sono arrivate a casa dei fiorentini che hanno così scoperto di avere superato di un chilometro il limite di velocità consentito hanno provocato numerosi mal di stomaco.

Delle multe al limite del limite di velocità ne abbiamo parlato dopo le segnalazioni dei cittadini al rientro dalle vacanze.

Il tema caro alle opposizioni di destra che da sempre si battono in città contro le "multe selvagge" è stato sposato a sorpresa da Italia Viva, il partito dell'ex sindaco Matteo Renzi contrario alle ganasce, favorevole alle porte telematiche semaforizzate e promotore della legge sull'omicidio stradale.

In città oggi si parla di rottura tra il sindaco Dario Nardella e l'ex sindaco Matteo Renzi che sull'ultima E-news non le ha mandate a dire, sulle multe.

"Sto ricevendo decine di email - ha scritto Matteo Renzi - da persone incredule perché, nella mia Firenze, si fanno multe se si supera di un chilometro il limite. Ad esempio: strada a quattro corsie, limite 50, centinaia di multe per chi va a 51 km. Una visione della Pubblica Amministrazione assurda. Mi sembra sbagliato, soprattutto perché questo non è finalizzato a garantire la sicurezza stradale, obiettivo sacrosanto, ma a far cassa a spese delle famiglie. Un Comune non può diventare un multificio, mai. Lo pensavo ieri, lo penso oggi, lo penserò sempre domani". 

Italia Viva Firenze ha rincarato la dose "Il Comune di Firenze ha deciso di fare cassa con le multe. Stanno arrivando centinaia di multe per aver superato di un chilometro all’ora la velocità. Questo dà il senso di un’operazione che punta al bilancio e non alla sicurezza. Ne prendiamo atto con amarezza denunciando questo sistema sbagliato e punitivo. Capiamo che Nardella si sta occupando di altro e non della gestione quotidiana della città ma chi sta governando in sua vece deve sapere che così è davvero troppo".

In Consiglio comunale si è alzata la voce dell'ex candidato sindaco del centro-destra unito, Ubaldo Bocci, oggi nel Gruppo Centro “Le critiche che abbiamo letto anche oggi sui giornali di Renzi verso l’amministrazione Nardella sono molto chiare e condivisibili, a questo punto ci aspettiamo scelte conseguenti: ritiri l’assessore Meucci e faccia anche lui opposizione perché è soltanto esprimendo una posizione conseguente che si ha la credibilità per costruire un’alternativa seria a questo governo della Città”.

Nelle ultime ore sul tema è intervenuto anche Marco Stella, oggi capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana ma per anni antagonista del "multificio" fiorentino dai banchi di Palazzo Vecchio e lo provano i numeri presentati che dimostrano esperienza nel settore "In tre mesi, dal 23 Maggio al 20 Agosto, i quattro velocar installati a Firenze hanno elevato 227.445 multe per eccesso di velocità, ovvero il triplo delle contravvenzioni (74.284) fatte in tutto il 2021 con i 20 autovelox in funzione sulle strade del capoluogo. Queste sanzioni pecuniarie non vengono fatte per prevenire incidenti stradali, ma servono esclusivamente al Comune per fare cassa, ed è inaccettabile. Oggi depositerò un appello scritto al prefetto di Firenze, perché venga fatta una verifica sulle tarature. Abbiamo ricevuto decine di verbali in cui si contestava un eccesso di velocità di 51 km/h, ovvero 1 km/h sopra la media: non era mai successo".

Stella in collaborazione con il consigliere comunale Mario Razzanelli, altro alfiere della lotta al multificio, ha fatto richiesta di accesso agli atti ma intanto "Possiamo anticipare che nel Giugno 2021 erano state elevate 4.000 contravvenzioni, contro le 95.000 del Giugno di quest'anno. E' evidente che Nardella si vergogna ad aumentare ancora Irpef e altre imposte locali, e allora per fare cassa aumentano le multe. A fine anno, Palazzo Vecchio potrebbe arrivare ad incassare tra i 100 e i 120 milioni di euro solo dalle contravvenzioni: è scandaloso".

Sul pezzo anche il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e il consigliere Jacopo Cellai, quest'ultimo come Stella da anni impegnato contro le multe agli scooter ed autoveicoli e promotore dei semafori in Ztl "Il Comune di Firenze ha installato nuovi Velocar (Viadotto Marco Polo, Viale Etruria e Viale XI Agosto), e questi apparecchi hanno fatto migliaia di multe. L’assessore alla mobilità si sarebbe dichiarato disponibile a spostare il limite di velocità nel Viale XI Agosto da 50 km/h a 60 Km/h. Una scelta di buon senso, considerato la natura del Viale, a più corsie, senza curve e con buona visibilità. Vogliamo sapere se è vero, e quando si deciderà a farlo".

Mentre la politica ribolle attorno alle multe, c'è chi deve pagare e sono quei cittadini e consumatori che si sono rivolti ad Aduc "leader del settore" a Firenze.

"Il Comune ti riempie di bonus di ogni tipo e poi ti riprende i soldi con le multe per violazione del codice, essenzialmente velocità. E’ l’andazzo dell’amministrazione di Firenze. Certo, tutti si presume andassero oltre i limiti consentiti, ma ci sarà qualcosa che non funziona visto che questi numeri sono preoccupanti. Non resta che difenderci". 

I consigli di Aduc

"Chi è stato multato una sola volta e senza motivi specifici per provare ricorso, ha solo la possibilità di pagare entro 5 giorni dalla ricezione del verbale con lo sconto del 30%. Per chi ha collezionato più multe si può tentare il ricorso al giudice di pace. Il metodo del Comune è questo: in genere la notifica arriva a casa negli ultimi dei 90 giorni entro cui deve essere fatta per legge. Solo allora il guidatore si rende conto che è transitato violando la legge e, spesso, si tratta di transiti giornalieri o pluri-giornalieri per motivi di lavoro. Quindi multe “a raffica”, che se fossero state notificate subito o dopo pochi giorni, è altamente probabile che il guidatore non avrebbe continuato a sforare i limiti.
Il ricorso al giudice spesso viene accettato facendo pagare solo alcune delle multe ricevute: il giudice ritiene anomalo questo “ritardo legale” e validi i motivi del ricorrente non-informato ché altrimenti non avrebbe continuato a violare la legge.
Le multe non vanno pagate (magari stimolati dal fatto che entro 5 giorni si pagano il 30% in meno). Bisogna accollarsi il rischio di un pagamento pieno, ché è il giudice che decide se essere equo o meno. Si accumulano i verbali ricevuti negli ultimi 30 giorni rispetto alla data di notifica del primo verbale ricevuto e, prima di questi 30 giorni, si presenta ricorso.
Per chi ha sforato i limiti di oltre 10 Km/h è prevista la decurtazione di 3 punti dalla patente. Che si faccia ricorso o meno, va comunque inviata, entro 60 giorni dalla notifica, la dichiarazione di chi era alla guida al momento dell’infrazione, pena una ulteriore multa (non impugnabile) di circa 300 euro. Per chi fa ricorso la dichiarazione viene sospesa in attesa della sentenza del giudice, che se favorevole non comporta più la decurtazione dei punti. Per chi ha problemi coi punti, può non fare la dichiarazione, paga circa 300 euro e i punti non vengono sottratti".


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