Lutto nel giornalismo, è morto Michele Manzotti

Passione per il racconto e per la musica, sorriso, pazienza, energia, impegno: il giornalista si è spento improvvisamente all'età di 61 anni

FIRENZE — Il sorriso, la pazienza, la passione per il racconto e per la musica spesso a intrecciarsi in uno slancio di energia inesauribile: mancherà anche per tutte queste cose Michele Manzotti, il giornalista morto improvvisamente all'età di 61 anni lasciando increduli i suoi colleghi, la comunità musicale e tutti quanti avevano avuto modo di conoscerlo, maturando nei suoi confronti stima, affetto e rispetto.

La notizia della scomparsa di Manzotti arriva dall'Associazione stampa Toscana e dall'ordine dei giornalisti della Toscana. Con l'entusiasmo consueto Michele Manzotti, giornalista storico de La Nazione in cui era stato assunto nel 1995, era impegnato negli organismi di categoria come consigliere dell'ordine dei giornalisti della Toscana e consigliere nazionale Casagit.

Manzotti se n'è andato durante un viaggio a Roma dove stava seguendo un concerto, ossia la sua grande passione insieme al giornalismo. Stava per andare in pensione dopo una vita passata in redazione. Si era laureato in lettere e cominciò a insegnare storia della musica e a collaborare con varie riviste. Poi l'assunzione a La Nazione. Era anche direttore responsabile del sito www.ilpopolodelblues.com.

Ast e Odg si stringono in un grande abbraccio la sua famiglia. La scomparsa di Manzotti suscita sconcerto e profondo cordoglio fra i colleghi di cui si fanno portavoce Carlo Bartoli, presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti, Sandro Bennucci, presidente dell'Ast e Giampaolo Marchini, presidente dell'ordine dei giornalisti della Toscana.

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