Attualità giovedì 21 novembre 2019 ore 15:30
Sul lungarno Diaz uno scavo in somma urgenza
La Regione Toscana ha avviato la procedura per disporre il cantiere necessario a verificare lo stato del sottosuolo e gli interventi per la sicurezza
FIRENZE — In seguito al sopralluogo effettuato sulla voragine emersa sul lungarno Diaz di Firenze (vedere articoli collegati) probabilmente riconducibile agli effetti della piena dell'Arno di domenica 17 novembre, la Regione Toscana sta valutando con il Comune di Firenze gli ultimi aspetti tecnici per avviare immediatamente le attività di somma urgenza. La prima parte dei lavori consisterà nel realizzare uno scavo in corrispondenza della voragine per "definire con più precisione la causa del fenomeno e individuare gli interventi prioritari così da garantire la sicurezza delle persone e dei beni" così regita una nota tecnica regionale.
L'attività della Regione sarà supportata da un tavolo congiunto con il Comune e con tutti gli enti interessati. “L’Amministrazione comunale - ha sottolineato l’assessore alla mobilità e grandi infrastrutture Stefano Giorgetti - garantirà un supporto tecnico operativo anche in fase di cantiere per quanto riguarda il coordinamento dei gestori dei sottoservizi, la gestione della viabilità, gli accessi e i permessi. Come Comune saremo parte attiva per risolvere quanto prima la situazione dopo che la Regione, al termine delle indagini in corso, avrà stabilito le modalità operative”.
"Ancora una volta - ha detto l'assessore regionale alla difesa del suolo Federica Fratoni - la Regione non fa mancare il proprio supporto in situazioni di forte disagio e potenziale pericolo per il cittadini. I tecnici regionali mi terranno costantemente informata sull'evolversi dell'intervento per essere certi che in tempi brevi si arrivi alla risoluzione di una situazione complessa".
Il tavolo potrà avvalersi del supporto di altri soggetti pubblici e privati che saranno definiti con atto del sindaco di Firenze. Nell’ambito del tavolo saranno condivisi atti pareri e provvedimenti che si renderanno necessari al fine del superamento dell’attuale fase di criticità.
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