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Attualità domenica 20 giugno 2021 ore 13:12
Incoronato il Marzocco di Donatello dopo 100 anni

Ripristinata la cerimonia che per tradizione si teneva 4 giorni prima della festa di San Giovanni. La corona è stata posta sul Marzocco di Donatello
FIRENZE — Dopo oltre un secolo è andata in scena a Firenze l'incoronazione del Marzocco di Donatello ad opera della Società di San Giovanni Battista. Il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina ha raggiunto Piazza della Signoria per unirsi alla delegazione detentrice della corona realizzata dalla Bottega Orafa Penko.
Come ricordato dal direttore del Corteo Storico, Filippo Giovannelli "Si tratta di un'antica tradizione fiorentina che storicamente si è sempre tenuta 4 giorni prima della Festa di San Giovanni. L'evento è suddiviso in due brevi cerimonie di grande impatto simbolico e spettacolare alla presenza del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina. La prima oggi 20 Giugno alle 11, con l’apposizione di una corona sulla testa della statua del Marzocco. La seconda il 27 Giugno, sempre alle 11, per la deposizione della corona, che verrà poi conservata al Museo Tracce di Firenze”.
Il Marzocco di Donatello è un'opera del '400 in pietra serena, l'originale si trova al Museo del Bargello, oggi è sostituita da una copia.
Il motto riportato sulla corona cita “Corona porto per la patria degna acciocché libertà ciascun mantegna”. Sul retro della corona il San Giovanni Battista, così come è rappresentato sull’antico Fiorino di Firenze del 1252.
La Corona del Marzocco è stata ideata dalla Penko Bottega Orafa in collaborazione con la società di San Giovanni Battista, il Comune di Firenze, il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina ed il Calcio Storico Fiorentino.
Creata artigianalmente in oltre cinque mesi di lavoro da Alessandro e Riccardo Penko, è realizzata in ottone dorato, decorata con la tecnica del penkato alternata a finissime cesellature e puntinature: perle, granati, cristalli ed un un lapislazzuli cabochon, con al centro il simbolo della Società di San Giovanni Battista, sono stati utilizzati per “gioiellare”, alla maniera antica. Suddivisa in sei ordini, spiccano cinque imponenti gigli bottonati, finemente cesellati su entrambi i lati e smaltati in rosso cremisi traslucido con preziose lumeggiature in oro. Al centro della corona la testa del Marzocco di Donatello che indossa la Corona Granducale di Cosimo I de’ Medici e nei suoi occhi sono incastonati due rubini birmani.
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