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Attualità giovedì 03 novembre 2016 ore 11:25

Il No al referendum del dem Bambagioni

Il Consigliere regionale del Pd Paolo Bambagioni con un lungo post su Facebook ha dichiarato di aver sottoscritto il documento "Cattolici per il No"



FIRENZE — Si affida al social network Paolo Bambagioni, consigliere regionale del Partito Democratico, per elencare punto per punto i motivi che lo hanno spinto ad andare verso il No al referendum costituzionale del 4 dicembre.  

Il consigliere dem ha sottolineato di aver firmato due documenti uno dei Cattolici per il No e l'altro preparato a Firenze da rappresentanti appartenenti al mondo del centrosinistra e della sinistra fiorentina.

Queste le motivazioni di Paolo Bambagioni riportate su Facebook:

"Il referendum per cambiare la Costituzione richiede un giudizio non da militante ma una opinione da cittadino", così inizia il lungo post di Bambagioni.

"Ritengo - continua il consigliere - che non occorre cambiare la Costituzione per dare rinnovamento e sviluppo al nostro Paese. Chi fa credere questo è in malafede. Infatti con gli attuali meccanismi (parlamento con camera e senato) si è riusciti a votare leggi di sviluppo e di rinnovamento che hanno proiettato il nostro Paese al 5' posto tra le potenze mondiali".

Poi si passa a come cambieranno i poteri del presidente Consiglio: "Se il tema non è l'efficienza e lo sviluppo allora è chiaro che la riforma ha lo scopo di assecondare una tendenza di affidare le sorti del nostro Paese ad una specie di Amministratore delegato che può agire per conto dell'Italia limitando al massimo gli spazi di democrazia interna. In altre parole la riforma trasferisce più potere al Presidente del Consiglio ai danni del Parlamento, assecondando così le esigenze non tanto di velocità e di efficienza quanto di ratifica delle decisioni prese dalla finanza internazionale".

"Siccome la Costituzione è l'atto politico fondante di un popolo io non sono d'accordo sulla scelta politica di sostituire la attuale Costituzione che la DC ed il PCI (con il forte consenso popolare ) vollero
democratica, equilibrata e socialmente orientata verso la difesa delle fasce di popolazione più deboli,
con un nuovo modello neo liberista che fa prevalere il potere economico ai danni della difesa dello stato sociale".

Sulla riduzione dei costi della politica Bambagioni scrive: "Se si fosse voluto ridurre i costi della politica si sarebbe potuto più seriamente dimezzare il numero dei parlamentari di Camera e Senato risparmiando molto di più senza per questo compromettere gli equilibri dei poteri pensato dai padri costituenti", conclude Paolo Babagioni.


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