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Attualità martedì 25 maggio 2021 ore 10:25

"​I residenti non torneranno a queste condizioni"

L'allarme sociale bussa alla porta e nessuno apre? La segretaria del Sunia Toscana analizza il caso della città capoluogo su QUInewsFirenze



FIRENZE — "I residenti non torneranno a queste condizioni" è la prima frase a caldo che Laura Grandi, segretaria del Sunia Toscana, usa per commentare il caso del capoluogo, città d'arte finita al centro del dibattito sulla desertificazione della residenza nel cuore della pandemia.

Ma quali sono queste condizioni inaccettabili?

"Alloggi inadatti ad accogliere nuclei familiari con affitti sproporzionati rispetto al rapporto tra stipendio e canone mensile ed un tessuto economico proibitivo nato per seguire il mercato turistico e che non tiene più conto della residenza".

Firenze, senza i flussi turistici, si è scoperta deserta e silenziosa nel suo centro storico dove persino artigiani e commercianti che avrebbero potuto aprire l'attività hanno deciso di tenere le serrande chiuse per mancanza di clienti. 

L'allarme è stato economico ma è seguito quello sociale.

"Teniamo presente che in un anno sono scomparse sulla maggiore piattaforma di affitti brevi circa 5.000 abitazioni, che non sono state riaffittate ‘virtuosamente’ a uso residenziale! Sono state semplicemente tolte dal mercato aspettando il ritorno dei turisti".

Chi ha bussato allo sportello del Sunia in questi mesi?

"Abbiamo avuto ai nostri sportelli numerose persone che ci hanno raccontato di aver tentato di affittare case destinate ai turisti, dove i proprietari erano disposti -bontà loro - a darli in locazione per un periodo non superiore a 6 mesi. Il più delle volte a nero e ad affitti altissimi tra 800 e 1.000 euro mensili".

Come si spiega una richiesta così alta dopo mesi in cui si è parlato di crisi e di ristori?

"Rende bene l'idea di dove era arrivato il fenomeno, perché per il proprietario 1.000 euro per un monolocale sono comunque molti meno dei 4.000 euro al mese che riuscivano a percepire con i turisti".

Il piano di trasformazione per invertire la tendenza non è partito?

"No e i turisti torneranno. Molti più di prima. Mentre ci sono famiglie che non sono state in grado di pagare l'affitto e neppure le utenze domestiche".

Quali contromisure possono essere adottate?

"A questo punto tocca tornare all'origine del problema ed intervenire nuovamente sul mercato degli affitti brevi. E’ necessaria una legge che consideri gli affitti turistici come attività di impresa e come tali siano sottoposti al pagamento delle tasse e alla messa a norma degli impianti, come avviene per le imprese che svolgono attività ricettiva". 


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