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Attualità giovedì 27 ottobre 2022 ore 09:06

Emergenza sociale nel dormitorio a cielo aperto

Aumentano i bivacchi a Santa Maria Novella e la crisi economica e l'incremento degli sfratti fanno suonare da mesi l'allarme in vista dell'inverno



FIRENZE — Non passa inosservato il grande dormitorio a cielo aperto di Santa Maria Novella, l'emergenza sociale è sotto gli occhi dei pendolari che ogni giorno frequentano la stazione centrale di Firenze.

Sono sempre di più le categorie economiche coinvolte nella crisi e le famiglie che rientrano tra le cosiddette "nuove povertà" mentre i numeri dei morosi e degli sfratti sono diventati impressionanti nel capoluogo toscano.

Non è più una emergenza invernale, la crisi economica con l'aumento degli sfratti in corso nel capoluogo fa scattare un campanello di allarme ulteriore. La necessità di alloggi sociali sembra farsi sempre più grande ed il progetto di social housing potrebbe non stare al passo con i tempi.

Siamo a fine Ottobre, nel 2021 il piano straordinario di accoglienza è scattato a Dicembre mettendo a disposizione oltre 150 posti in collaborazione con la Fondazione Onlus Caritas e destinato a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole, residenti o presenti sul territorio del Comune di Firenze.

Il piano invernale del Comune di Firenze, tra i più organizzati d'Italia grazie alla collaborazione con il terzo settore ed il volontariato, prevede il monitoraggio del territorio con numero dedicato alla segnalazione dei senzatetto e delle situazioni di marginalità sociale. 

L'emergenza sociale si è però destagionalizzata e da più parti si alzano voci che incitano ad un intervento massiccio di aiuti, sostegni, percorsi di accompagnamento che interessano sempre più persone, non solo stranieri e sempre più senza fissa dimora a causa della morosità incolpevole.

L'allarme negli ultimi due anni

Nel 2020 Jacopo Cellai, allora capogruppo di Forza Italia ed oggi in Fratelli d'Italia accusava il sindaco Dario Nardella dii avere attaccato Grandi Stazione nell'inverno del 2019 parlando di "spettacolo vergognoso" in merito alla pulizia degli ambienti. "I problemi sono molto più numerosi e importanti di quelli indicati dal sindaco - dichiarava Cellai - Oltre ad aver assistito al consueto fenomeno, quasi giornaliero, di questuanti che spesso importunano turisti e lavoratori che transitano in stazione e alla immancabile copiosa presenza di venditori abusivi, abbiamo riscontrato situazioni di degrado, disagio, problemi di sicurezza per chi accede in stazione o esce". 

Nel 2021 a rincarare la dose è stato Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio “Il nuovo biglietto da visita di Firenze è una cartolina di degrado e delinquenza. La situazione della stazione di Santa Maria Novella sta diventando incontrollabile. Decine di cittadini extracomunitari che sopravvivono di espedienti e criminalità, stazionano tra le scalette vicine alla fermata della tramvia e all’interno del parcheggio sotterraneo. Siamo preoccupati non solo per i cittadini che ogni giorno devono frequentare questa zona, ma anche per gli addetti alla sicurezza di Firenze Parcheggi".


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