Attualità martedì 17 marzo 2020 ore 13:11
Covid-19, niente uova, Ail lancia un appello
L'associazione non potrà raccogliere fondi con la tradizionale vendita delle uova di cioccolato nelle piazze ma rivolge un appello alle donazioni
FIRENZE — L'emergenza sanitaria da Coronavirus impone all'Associazione Italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma di non scendere nelle piazze come da tradizione il 27, 28 e 29 marzo per l’iniziativa Uova di Pasqua AIL, giunta alla sua 27° edizione.
Ail ha bisogno però dell’aiuto e della fiducia dei cittadini per continuare a sostenere la ricerca e garantire l’assistenza ai pazienti ematologici, in questo momento sottoposti ancora di più al rischio per il Covid-19 "Chiediamo di sostenere Ail attraverso gli importanti progetti di ricerca e assistenza portati avanti dall’Associazione, simboleggiati in questa occasione dall’Uovo di Pasqua che racchiude il cuore della nostra missione, contattando le Sezioni dell’Associazione sul territorio nazionale e attraverso il sito.
L’Ail finanzia oggi, su tutto il territorio, 42 servizi di cure domiciliari. Il servizio consente ai malati di essere seguiti da équipe multi-specialistiche nella propria abitazione, riducendo così i tempi di degenza ospedaliera e assicurando nel contempo la continuità terapeutica dopo la dimissione; sostiene le case alloggio Ail, strutture situate nei pressi dei Centri Ematologici che accolgono i malati e i loro familiari costretti a spostarsi dal luogo di residenza per le cure. Attualmente sono 34 le città italiane che offrono questo servizio con 3.809 persone ospitate ogni anno tra pazienti e familiari; supporta il funzionamento dei Centri di Ematologia e di Trapianto di Cellule staminali e sostiene i laboratori per la diagnosi e la ricerca; finanzia servizi socio-assistenziali con 2.120 famiglie supportate ogni anno; promuove la formazione e l’aggiornamento professionale di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio.
L'Ail, riconosciuta con DPR n. 481 del 19/09/1975, è impegnata da 50 anni nel promuovere e sostenere la ricerca scientifica nel campo delle leucemie, mettere in atto l’assistenza sanitaria necessaria a migliorare la qualità della vita dei malati e dei loro familiari, e nel sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche. Attualmente l'AIL si articola in 81 sezioni provinciali distribuite su tutto il territorio nazionale.
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