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Attualità giovedì 30 maggio 2019 ore 11:21

Cascine, ira dei cittadini che piangono l'olmo

I Comitati Cittadini denunciano lo stato di manutenzione del verde pubblico rilanciando le immagini di un tronco su piazza Vittorio Veneto



FIRENZE — I Comitati Cittadini di Firenze denunciano la presenza di un tronco di olmo su piazza Vittorio Veneto, porta di accesso al Parco delle Cascine, ribattezzandolo "monumento al degrado". "Questo stupendo monumento vegetale - denunciano i cittadini - in assenza di cura e manutenzione oltre che di attenzioni minime e fondamentali che sarebbero state necessarie ad una pianta di questo valore è ormai da oltre un anno ridotto ad un lacerto, ad uno scheletro, ad un rudere ancora vivente".

I cittadini in una nota sostengono che "Nel Comune di Firenze sono stati censiti e inseriti nell’elenco degli alberi monumentali 12 esemplari e 6 di questi alberi risultano in spazi verdi pubblici e quindi affidati all’Amministrazione Comunale, come si può ricavare dalla pagina relativa del sito Verde on Web del Comune di Firenze. Nonostante la genericità delle indicazioni riportate nelle schede si può formulare l’ipotesi che ciò che rimane oggi di questo esemplare di olmo sia appunto l’olmo monumentale riportato al numero 6 nell’elenco degli alberi monumentali con questa descrizione: “genere: Ulmus; specie: minor; localizzazione: Piazza Vittorio Veneto.Q1; altezza: 23 metri; circonferenza: 310 cm.; stato di conservazione : discreto; grado di visibilità: ottimo – spicca in altezza tra gli alberi dell’aiuola lungo i viali; caratteristiche: raro esempio di longevità dati i gravi problemi patologici del genere Ulmus“. Il Comitato propone poi due foto, scattate nel maggio del 2015, per offrire un termine di paragone. 

"Più che albero monumentale oggi i resti di questo olmo costituiscono il monumento all’incuria e alla barbarie di quelli che Antonio Cederna in un suo libro del 1956, ancora oggi attualissimo, parlando dei responsabili delle manomissioni e distruzioni dei beni culturali del nostro paese, definiva vandali in casa" conclude la nota civica.


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