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Attualità sabato 17 aprile 2021 ore 15:58

Battuta d'arresto sulla nuova era dell'ex ospedale

L'ex ospedale di Fiesole
L'ex ospedale di Fiesole

L'annuncio arriva dal sindaco Ravoni: "La Regione di fatto toglie i fondi per la riqualificazione dell'ex ospedale per attribuirli a Marradi"



FIESOLE — Battuta d'arresto nel percorso, ormai questione annosa anziché no, del recupero e della nuova era per l'ex ospedale Sant'Antonino di Fiesole. A darne notizia è il sindaco Anna Ravoni che parla chiaramente di "brutte notizie dalla Regione". Ma cosa è accaduto? Per la riconversione e riqualificazione del vecchio complesso ospedaliero, la giunta toscana aveva stanziato fondi. Ebbene: "Nella seduta del 12 aprile la giunta regionale - scrive Ravoni in una nota - ha votato all’unanimità una delibera proposta dall’assessore alla sanità Simone Bezzini che di fatto toglie al Comune di Fiesole i fondi già da tempo resi disponibili per la riqualificazione del Sant'Antonino, riassegnandoli a Marradi per la realizzazione di un polo sanitario presso l’ex presidio ospedaliero di San Francesco".

Nessuna questione di campanile, sottolinea il sindaco, ma il rammarico per il nuovo ostacolo sulla via della rigenerazione di un complesso che resta un neo nel territorio di cui potrebbe invece tornare a essere efficace risorsa. Ravoni qualifica l'accaduto come "pagina buia" per la struttura di via Vecchia Fiesolana "che si stava forse avviando verso una conclusione positiva con la gara per la sua vendita, attualmente in corso, bandita dalla Usl Toscana Centro, proprietaria dell’immobile".

Il sindaco ripercorre la storia recente delle vicissitudini attraversate dall'ex presidio: "Fin dagli anni 1999-2000, il Sant'Antonino era stato inserito nei progetti della Regione per la sua riconversione in Rsa con un investimento di più di un milione di euro a carico dello Stato, integrato da circa 600.000 euro provenienti dalla Usl e da un cofinanziamento del Comune di Fiesole di ulteriori 200.000 euro. Questo piccolo tesoro ad oggi sarebbe stato utilizzato, una volta venduto l’immobile, per realizzare nell’ex ospedale, tra l’altro, un Distretto socio-sanitario di grandissima utilità per la popolazione fiesolana".

Adesso tutto torna in discussione, e alla ferita per la comunità si somma lo sgarbo istituzionale accusato da Fiesole: “E’ inaccettabile che decisioni simili vengano prese senza neppure consultare le amministrazioni - dice il sindaco Anna Ravoni -. I Comuni devono essere coinvolti ancora di più quando si tratta di allocare diversamente fondi sui quali da anni pensavano di potere contare. In questi casi non si può infatti prescindere dalla creazione di un apposito tavolo di concertazione e programmazione con i territori interessati”.

“Nessuna guerra tra noi e Marradi - conclude il sindaco - però una maggiore considerazione da parte della Regione nei nostri confronti sarebbe stata quanto meno auspicabile: i sindaci e le popolazioni che essi rappresentano non possono essere ignorati in maniera così eclatante”.


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