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Arte giovedì 02 luglio 2015 ore 14:08
Caccia ai mecenati per restaurare l'Ultima cena

L'opera di Santa Croce ha lanciato una campagna di crowdfunding per dare nuova vita al capolavoro del Vasari danneggiato dall'alluvione del 1966
FIRENZE — Dopo il successo della raccolta fondi per il restauro della Cappella dei Pazzi, con 102 mila dollari rastrellati attraverso il sito Kickstarter nonostante il tetto fosse fissato a 85mila dollari, l'opera di Santa Croce ci riprova e accende i riflettori questa volta sull'Ultima cena del Vasari.
Il dipinto, danneggiato dall'alluvione del 1966 è attualmente custodito nel cenacolo della basilica e l'obiettivo è quello di riportarlo al suo antico splendore anche grazie a una grande campagna di crowdfunding.
"Vogliamo realizzare questo progetto in tempo per presentarlo in occasione del grande anniversario dei 50 anni dell'alluvione, nel 2016 - ha spiegato la presidente dell'opera Irene Sanesi - per quel momento vogliamo assolutamente terminare i restauri in corso di alcune nostre grandi opere e riportarle a casa".
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