Politica lunedì 25 giugno 2018 ore 15:01
Toscana, quella voglia matta di cambiare colore
Cambia volto l’ex rossa Toscana dopo i ballottaggi di queste amministrative 2018. Sette capoluoghi su dieci governati dal centrodestra o dal M5S
FIRENZE — Amministrative 2018: su sei Comuni chiamati al voto per il secondo turno, soltanto a Campi Bisenzio ha vinto il candidato del Pd, il primo cittadino uscente Emiliano Fossi, confermato con il 54,3 per cento dei voti. In tutti gli altri Comuni, compresi i tre capoluoghi Pisa, Siena e Massa, hanno trionfato i candidati del centrodestra o di altre liste che adesso, considerando i risultati delle elezioni degli ultimi tre anni, governano in sette capoluoghi su dieci, con buona pace per i democratici.
Le ultime roccaforti del Pd? Firenze, Prato e Lucca. Con Firenze e Prato che eleggono di nuovo il sindaco nel 2019. Roba da mettere in fibrillazione tutto l'arco costituzionale visto che, adesso, nessun risultato sembra più impossibile. Anche il più ambizioso. Anche il più spaventoso. Anche guardando alle regionali del 2020.
Ma riassumiamo l'esito dei ballottaggi di ieri.
A Campi Bisenzio, come abbiamo detto, il piddino Emiliano Fossi ha conquistato il secondo mandato. L'avversaria del centrodestra, Maria Serena Quercioli, preso atto della sconfitta, ha annunciato il ritiro dalla politica.
La città della torre pendente invece, da sempre governata dalla sinistra, oggi si è svegliata con il suo primo sindaco leghista, Michele Conti, 54 per cento dei voti contro il 45,9 dell’avversario del pd Andrea Serfogli.
Scrutinio al cardiopalma a Siena dove il candidato del centrodestra Luigi De Mossi ha sconfitto per 378 voti il sindaco uscente del Pd Bruno Valentini che pure si era apparentato, a questo punto inutilmente, con il terzo arrivato al primo turno, Pierluigi Piccini.
A Massa ha conquistato la fascia di sindaco il candidato del centrodestra Francesco Persiani, anche in questo caso sconfiggendo con il 56,6 per cento dei consensi il primo cittadino uscente del Pd, Alessandro Volpi.
Pietrasanta, tornata al voto in anticipo dopo la candidatura alle politiche e l’elezione in Senato dell’azzurro Massimo Mallegni, ha rieletto un sindaco di Forza Italia, Alberto Giovannetti, 52 per cento dei voti contro i 47,8 dello sfidante del Pd Ettore Neri. Nonostante l'impegno in Parlamento, Mallegni sarà presente anche nella nuova giunta in veste di assessore alla cultura.
E infine Pescia: anche qui ritorno al voto anticipato dopo l’arresto per peculato e le dimissioni conseguenti dell’ex sindaco Pd Oreste Giurlani. Il quale, mollato dai dem e con un procedimento giudiziario in pieno corso, ha voluto comunque ricandidarsi con il sostegno di cinque liste civiche e ha vinto, clamorosamente, con il 61,2 per cento dei consensi, travolgendo il candidato del centrodestra Francesco Conforti.
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