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Cronaca mercoledì 21 settembre 2016 ore 19:00

"Non ho ucciso Giulia, sono innocente"

Durante il lungo interrogatorio in carcere il dermatologo accusato di aver ucciso la moglie ha negato ogni addebito. Il legale: "E' addolorato"



FIRENZE — E' durato quattro ore l'interrogatorio in carcere di Matteo Cagnoni, 51 anni, accusato di aver ucciso a bastonate la moglie Giulia Ballestri e poi di averne occultato il corpo nello scantinato di una villa di famiglia a Ravenna. Ma nonostante la tensione e le tante domande del giudice per le indagini preliminari, il medico ha continuato a professarsi innocente.

"Matteo Cagnoni non sta bene, quello che è successo è una tragedia per tutti, è addolorato" ha  raccontato poi il suo avvocato difensore, Giovanni Trombini.

Durante l'udienza davanti al gip è stato chiarito che il dermatologo sapeva già della morte della moglie quando la polizia, poche ore dopo il ritrovamento del corpo, si è presentata nella villa fiorentina dei suoi genitori. Ad avvertirlo era stato il fratello. Alla vista degli agenti, Cagnoni è scappato, una fuga durata poche ore.  Ma anche a questo è stata fornita una spiegazione.

"Quando il mio cliente ha visto i poliziotti è fuggito perchè ancora traumatizzato da un'esperienza del passato" ha spiegato l'avvocato. Il riferimento è a un'inchiesta su presunte donazioni a medici da parte di aziende farmaceutiche da cui Cagnoni fu totalmente prosciolto.

Il dermatologo era stato peraltro informato dalla stessa questura di Ravenna della denuncia di scomparsa della moglie presentata dal cognato domenica mattina. Di fronte alla richiesta della polizia di presentarsi il prima possibile, il dermatologo, già a Firenze con i tre figli, contattò il suo avvocato.

"Mi disse che aveva bisogno di riflettere - ha sottolineato il legale - e che, in assenza di una formale convocazione, vista la tarda ora e la presenza dei figli, pensava di presentarsi a Ravenna il mattino successivo".

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